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Cavallette e formiche volanti a Bari: “Con il caldo aumenteranno”

Al centro del fenomeno il cambiamento climatico. L'esperto: "Nessun pericolo per l'uomo"

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 22 Luglio 2023 - 15:37
Foto freepik

Dalle cavallette, alle formiche volanti, sino a passare per le blatte: sono tanti gli insetti che in queste giornate stanno popolando le vie della città creando non poco panico tra i cittadini. Un fenomeno che, evidenzia Enzo Buono, veterinario esperto in entomologia, “è del tutto normale già visto in passato” ma non potrà che peggiorare.

Al centro del fenomeno, spiega Buono, c’è sicuramente il cambiamento climatico. “Più aumenta il caldo, più questi fenomeni saranno all’ordine del giorno – evidenzia – quello delle cavallette, così come per gli altri insetti, è attualmente un fenomeno normale. Con il caldo aumentano i cicli replicativi così come la schiusa delle uova, per questo, dalle campagne, le cavallette arrivano nelle vie urbane. Lo stesso accade per le zanzare, in primavera ha piovuto tanto, per questa ragione si attendono cicli di infestazione. Un fenomeno che se il caldo proseguirà tenderà ad autolimitarsi e viceversa, con la pioggia, si presenterà in maniera alternata”. La presenza di questi insetti però non piace molto ai cittadini che spesso vivono con timore l’idea di poterli incontrare, l’esperto però assicura: “Non sono pericolosi, fatta eccezione per le punture delle zanzare che provocano fastidio, gli altri insetti non creano alcun tipo di problema all’uomo”. Diverso il discorso per le blatte che, vivendo prettamente nelle fogne, diventano invece vettore di malattia e possono trasportare batteri.

Mentre per l’uomo la presenza degli insetti non crea troppi disagi, a parte per lo spavento, per gli amici a quattro zampe può significare invece fattore di rischio. E’ il caso dei flebotomi, insetti ibridi tra zanzare e mosche che pungono nutrendosi delle vene. “Sono sempre presenti con il caldo – spiega l’esperto – e colpiscono soprattutto gli animali provocando la leishmaniosi. E’ necessario prevenire tramite collarini o lozioni per proteggerli”. Il fenomeno degli insetti però non sarà risolvibile nell’immediato anzi, spiega infine Buono “tenderà a peggiorare man mano che crescerà l’allerta in tema di cambiamento climatico”.

“Quella che vediamo oggi – sottolinea – non è un’invasione, è un fenomeno ancora contenuto, ma la certezza è che con il cambiamento climatico non sarà l’ultima. Si sta spostando la reale ridistribuzione degli insetti per via del clima che tende a tropicalizzarsi anche in contesti in cui prima non era così. Con la ridistribuzione degli insetti, cambia anche la ridistribuzione delle malattie. Proprio la scorsa settimana si è parlato della febbre emorragica del congo, causata dalla puntura delle zecche. Parliamo di una malattia tropicale, ma non è escluso che malattie di questo tipo potrebbero arrivare da noi, così come è accaduto per il caso di malaria nel Tarantino. Spostandosi il caldo, si spostano gli insetti e con loro anche le malattie. Un piano di ripristino del verde, effettuato in modalità massiccia nelle città e non solo, potrebbe essere una buona soluzione per contrastare le avversità dovute al clima e arginare il rischio di tropicalizzazione, con tutte le conseguenze a questo fenomeno connesse” – conclude. (foto freepik)

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