In Puglia mancano sarti e ricamatrici. A lanciare l’allarme è l’amministratore delegato della maison Signore, Gino Signore, nel corso della presentazione del nuovo progetto “Made in Italia 2026”. Il rischio, secondo Signore, che gestisce l’azienda che ha laboratori di produzione artigianale di abiti da sposa in Puglia e Campania, è quello di non poter più gestire ordini per via dell’assenza del personale specializzato con l’inevitabile conseguenza di non poter soddisfare i clienti internazionali che sceglieranno i prodotti di sartoria italiana.
L’assenza di queste figure, più nello specifico sarti, modellisti e ricamatrici è un vero e proprio ostacolo non solo per l’azienda, che ne è alla ricerca, ma anche per l’intera filiera produttiva. “La difficoltà di trovare figure professionali nel ricamo e nella sartoria rallenta la crescita delle imprese del Made in Italy – spiega Signore – oggi figure professionali come quelle operanti nel ricamo e nella sartoria sono introvabili. Per chi, come noi, ha produzioni interamente artigianali e Made In Italy, ciò costituisce un freno alla crescita”. Ma non solo, secondo l’imprenditore è fondamentale formare queste figure a partire dal mondo dell’istruzione pubblica e con il supporto delle aziende del settore.
“Tutti i nostri abiti sono interamente prodotti in Italia – ha detto infine – rigorosamente realizzati a mano dalle nostre esperte première e minuziosamente ricamati dalle nostre ricamatrici. Crediamo fermamente nel talento dei giovani, che possono dare un’immagine concreta alla bellezza del nostro Made in Italy, continuare a perpetuarne fama e riconoscimenti all’estero. Dalla loro energia nascerà l’avvenire del comparto, così come una nuova stagione di rilancio del Sud” – ha concluso.
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