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Bari, farina di insetti? Una novità, ma solo per le nostre tavole

Parla Angela Di Pinto, coordinatrice Uniba del corso di laurea magistrale in sicurezza degli alimenti di origine animale e salute

Pubblicato da: Adalisa Mei | Sab, 3 Febbraio 2024 - 08:00

La sicurezza alimentare è un argomento di enorme importanza sanitaria, sociale ed economica che interessa tutti i cittadini, nessuno escluso, perché tutti, tutti i giorni, siamo consumatori di alimenti e bevande.

I consumatori, tuttavia, devono essere responsabilmente e correttamente informati sul fatto che, analogamente a quasi tutte le altre attività umane, anche in questo settore non esiste il “rischio zero” e che nonostante l’attuazione di tutte le misure di prevenzione poste in essere da parte delle aziende alimentari e delle attività di controllo sanitario preventivo e repressivo operate dalle autorità sanitarie a tutela della salute dei cittadini, anche il consumo di alimenti comporta un certo livello di rischio.

Per non parlare poi dei cibi del futuro. Da gennaio la farina di grilli può essere commercializzata in tutti i Paesi dell’Ue, Italia compresa. Cosa sappiamo su questo prodotto? Ad informarci sul tema della sicurezza alimentare e sui nuovi prodotti delle nostre tavola è Angela Di Pinto,  coordinatrice del corso di laurea magistrale in sicurezza degli alimenti di origine animale e salute, dipartimento di medicina veterinaria, Università degli Studi di Bari.

Il consumo di alimenti comporta un certo livello di rischio. Quali sono le emergenze maggiori?

Analogamente a tutte le attività umane, anche il consumo di alimenti comporta un certo livello di “rischio” L’attuazione delle misure di prevenzione da parte delle aziende alimentari e la vigilanza delle Autorità Sanitarie, consentono di ridurre, notevolmente, la probabilità che determinati rischi possano, concretamente, realizzarsi sotto forma di malattie a trasmissione alimentare provocando, in tal modo, danni alla salute dei consumatori. Non parlerei di emergenze ma parlerei, piuttosto, di sfide … In un sistema sempre più globalizzato e digitalizzato, le frodi alimentari, nonché le pratiche illegali e ingannevoli, rappresentano in Europa una delle maggiori sfide nell’ambito della sicurezza degli alimenti. La carta vincente è costituita, sicuramente, dal saper realizzare la maggiore sinergia possibile tra tutti i soggetti coinvolti – Università, Industria, Produttori e Allevatori – e, infine, ma non meno importante, il consumatore. La convergenza, quindi, delle varie conoscenze e competenze a tutti livelli è fondamentale per accrescere la sensibilità e la cultura verso la sicurezza alimentare.

Con l’arrivo della farina di insetti o anche della carne sintetica quali potrebbero essere le ripercussioni sulla sicurezza alimentare e sulle nostre tavole, soprattutto in Puglia?

In Europa e, quindi, in Italia, le farine a base d’insetti possono essere usate come ingredienti, ma a condizione che il loro utilizzo avvenga in conformità a rigide normative. L’avvento di tali prodotti rappresenta, effettivamente, una novità, ma solo per le nostre tavole. Gli insetti nel mondo, soprattutto in alcune parti dell’Asia, Africa e America Latina, riscontrano un notevole favore da parte dei consumatori al punto da essere considerati alimenti per palati raffinati. Dopo parere favorevole dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), l’Unione Europea ha autorizzato, tra giugno 2021 e gennaio 2023, l’utilizzo di farine costituite da quattro specie di insetti in qualità di ‘nuovi alimenti’. Tali specie sono costituite da: grillo domestico, larva gialla, locusta migratoria e verme della farina minore. Le disposizioni nazionali per le condizioni del loro utilizzo e l’etichettatura dei relativi alimenti sono illustrate in quattro decreti ministeriali pubblicati in Gazzetta Ufficiale n.302 il 29 dicembre 2023. In merito, infine, alla carne sintetica, attualmente, il suo utilizzo non è autorizzato nell’ambito dell’Unione Europea e la Commissione Europea, inoltre, fino ad ora non ha ancora ricevuto alcuna richiesta di approvazione per la commercializzazione della carne sintetica prodotta all’interno della stessa Unione Europea.

In cosa consiste il corso di laurea in sicurezza degli alimenti di origine animale e salute? Che obiettivi si pone?

Il Corso di Studio (CdS) in Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale e Salute , attivato presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, è un corso di Laurea Magistrale ad accesso non programmato appartenente alla Classe delle Lauree MagistraliLM86 -Scienze Zootecnichee Tecnologie Animali. Il CdS propone un percorso formativo multidisciplinare finalizzato alla formazione di professionisti dotati di una solida preparazione scientifica ecompetenzetecnico-operativenelsettoredellasicurezzadeglialimentidiorigine animale, al fine di salvaguardare e tutelare la salute umana. La formazione tecnica e manageriale è fortemente incentrata sulle realtà produttive che operano nell’ambito del comparto agroalimentare con particolare riferimento ai processi di produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale.

Pertanto, il dottore magistrale in Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale e Salute è in grado di operare in qualità di consulente nell’ambito del Food Safety Managment System, come Responsabile Assicurazione Qualità, Responsabile HACCP, Responsabile della Produzione, in tutti i settori delle aziende alimentari per la produzione degli alimenti di origine animale, e di garantire nell’ambito della gestione integrata di tutta la filiera produttiva il rispetto delle disposizioni normative europee. Inoltre, il dottore magistrale in Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale e Salute può accedere ai corsi universitari di terzo livello (master, corsi di perfezionamento), e ai dottorati di ricerca, per intraprendere attività di ricerca presso  enti di ricerca pubblici e privati, nonché iscriversi all’albo unico dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali previo esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione e operare presso enti pubblici e privati.

Il laureato sviluppa, altresì ,conoscenze e competenze sui sistemi europei e internazionali di certificazione di prodotto/processo alfine di valorizzare le produzioni agroalimentari attraverso l’implementazione di soluzioni strategiche ed innovative. Obiettivo ulteriore del corso di laurea è la formazione di una figura professionale in grado di analizzare gli aspetti economico-gestionali e di marketing delle imprese agroalimentari, di valutare l’orientamento del mercato, attuare scelte strategiche e una adeguata programmazione aziendale. La figura professionale proposta dal CdS possiede conoscenze sulla composizione chimica e sul valore nutrizionale degli alimenti, con particolare riferimento agli aspetti nutraceutici degli alimenti convenzionali e funzionali.

I dati relativi all’inserimento nel modo del lavoro post-laurea e al grado di soddisfazione relativa all’occupazione da parte della figura professionale proposta dal CdS confermano, infine, l’elevato grado d’interesse per il titolo di Dottore Magistrale in Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale e Salute da parte delle aziende del settore alimentare.

Perché si parla tanto di sicurezza alimentare?

Il concetto di sicurezza degli alimenti, food safety, è complesso e multifattoriale. Per “sicurezza degli alimenti” si intende il rispetto, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dei requisiti di igiene atti a garantire la salubrità degli alimenti e, quindi, l’assenza di batteri e loro tossine, virus, contaminanti chimici e fisici, a tutela della salute del consumatore. La si può declinare, più semplicemente, come “la garanzia che un alimento sia privo di tutte le fonti di rischio per il consumatore” e costituisce, quindi, un pre-requisito fondamentale per immettere gli alimenti sul mercato presupponendo il rispetto di specifici requisiti igienico-sanitari, la conoscenza di tutto il processo produttivo e la sua completa tracciabilità. La sicurezza alimentare, quindi, può essere garantita solo ponendo in essere corrette e adeguate procedure di produzione, manipolazione e distribuzione degli alimenti. Tali procedure, nel loro insieme, costituiscono le misure di prevenzione e controllo dei rischi, finalizzate alla tutela della salute del consumatore in accordo con quanto contemplato dalla legislazione europea.

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