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Bari, difetto di notifica: da rifare processo per maltrattamenti

Imputato un 86enne. L'uomo è indagato anche per la morte della figlia 54enne

Pubblicato da: redazione | Mar, 6 Febbraio 2024 - 19:21
tribunale avvocati giudice

Dovrà ripartire dall’udienza preliminare il processo per maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’86enne, Vincenzo Formica, indagato anche per la morte della figlia Mariangela. I fatti risalgono allo scorso 2 giugno e avvennero all’esterno della casa familiare di contrada Antonelli, nelle campagne di Monopoli.

Accogliendo l’eccezione sollevata dall’avvocato Cosimo Castellaneta, la seconda sezione penale del tribunale di Bari ha di fatto dichiarato la nullità dell’udienza preliminare e dunque del successivo dibattimento per via di un difetto di notifica. Secondo quanto emerso, l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare non era stato notificato al precedente avvocato di Formica nominato subito dopo la chiusura delle indagini, pertanto l’uomo era stato rinviato a giudizio con una difesa d’ufficio.  Castellaneta, subentrato nelle ultime fasi del processo, aveva sollevato l’eccezione su sui oggi si è espresso anche il tribunale. Il processo, dovrà dunque ripartire da zero, dopo che il fascicolo delle indagini preliminari sarà nuovamente assegnato ad un nuovo gup.

Nel febbraio 2021 aveva preso il via il dibattimento in cui Formica era a processo per i maltrattamenti nei confronti della moglie che lo aveva denunciato riferendo vessazioni subite per anni. Formica, secondo quanto scritto nel capo di imputazione “in occasione dei litigi scaturiti il più delle volte da motivi di natura economica” avrebbe ripetutamente insultato la moglie e avrebbe controllato inoltre “ogni spesa impedendole di avere la sua disponibilità economica per le spese correnti”. Nell’ultimo caso precedente alla denuncia, l’uomo, secondo quanto emerso, avrebbe insultato e minacciato di morte la moglie per non avergli restituito il resto di una spesa. Mariangela, la figlia della coppia, aveva definito il padre come una “persona violenta”. La donna è morta la sera del 2 giugno, a 54 anni. Secondo la Procura a ucciderla sarebbe stato il padre investendola mortalmente con la propria auto al termine di un litigio violento. Le indagini sul decesso della donna sono ancora in corso. Fonte Ansa.

Foto repertorio

 

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