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Bari va in skate: “Uno sport che insegna la tenacia”

La scuola di skate a San Girolamo: "Sport di importanza cruciale, a livello di crescita sportiva e sociale" - VIDEO

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Dom, 17 Marzo 2024 - 11:00

“Lo skate è uno sport di importanza cruciale a livello di crescita sportiva e sociale. E’ uno sport per il quale serve davvero poco per partire e che può essere praticato ovunque”. A spiegare come si è evoluta a Bari la passione per lo skate sono Fabiano Lauciello, istruttore di secondo livello e delegato regionale della Federazione per pattinaggio e skate, Jean Cristophe e Fabrizio Iacobazzi, titolari dell’attività Impact shop e fondatori dell’omonima associazione sportiva.  Una realtà che ha portato tanti bambine e bambini e tanti adulti ad avvicinarsi non solo alla pratica dello skate ma a tutti gli sport “da tavola” come il windsurf o il più recente sup.

“Lo skate – racconta Fabiano Lauciello che con Vito Inverardi tiene i corsi a San Girolamo –  principalmente ti insegna per sua natura a cadere e rialzarsi. Il percorso di apprendimento nello skate è fatto di cadute e di tentativi estenuanti per chiudere un trick. L’accettazione e la previsione del fallimento per raggiungere l’obiettivo secondo me rappresentano l’insegnamento  maggiore”. Non c’è nessuna età per cominciare ad usare lo skate. “Non c’è età in cui si incomincia ad accettare questa dinamica, che poi è la dinamica della vita. Soprattutto quando si inizia da piccoli  molti genitori apprezzano questa modalità, questo modo di vivere questo sport che prevede la tenacia: senza tenacia non si può accettare il fallimento e non si possono raggiungere gli obiettivi”.

I corsi organizzati sul waterfront di San Girolamo stanno raccogliendo enormi consensi, tanto da avere persino una lista di attesa. “Prima sicuramente era considerato uno sport di nicchia – continua Fabiano – lo sport dei ragazzini di strada, perché non c’erano strutture. Da quando nel 2016 è diventato sport olimpico, si sono formate le federazioni, ci sono stati nuovi fondi per spazi preposti, la gente che si incuriosisce è aumentata, da essere solo uno sport per strada lo skate vede avvicinarsi ora anche gli adulti”. Così come non ha età, lo skate è uno sport senza limitazioni di genere. “All’inizio veniva visto – continua Fabiano – come uno sport per ragazzi. Invece adesso si stanno avvicinando sempre più ragazzine”.

La passione per lo skate e per gli sport “da tavola” è nata anni fa per Impact Shop. Come racconta Jean Cristophe Iacobazzi.  “Abbiamo sempre fatto divulgazione, ben prima del negozio e dell’associazione sportiva. Con la maturità abbiamo iniziato a strutturarci – spiega – Abbiamo creato Impact Boards Academy con la quale noi prendiamo ragazzi giovani e li portiamo ad alto livello. Da quando sono piccoli fin quando diventano bravi, anche per attività agonistica. Quando investimmo su Torre Quetta realizzammo una rampa da skate nel 2013: quella fu una occasione in cui portammo alla luce una esigenza della città, si capì che c’erano  i presupposti per realizzare strutture che accontentassero gli sportivi. Da quel momento sono stati creati i primi skate park, sotto il ponte Adriatico o alla Rossani”.

Impact Shop ha aperto vent’anni fa a San Girolamo e da allora è stato un punto di riferimento. Tanto da spingere la stessa associazione a partecipare al bando per ottenere la concessione di un locale sulla piastra del waterfront da adibire proprio alle attività sportive. “Un progetto che  andrà ad ampliarsi, andremo ben oltre lo skate, aggiungendo attività acquatiche. Siamo partiti con lo skateboard perché questo sport  ha una  importanza cruciale, a livello di crescita sportiva e sociale: perché di tutti gli sport che trattiamo  a livello economico necessita di una spesa di ingresso davvero bassa. Bisogna solo acquistare lo skate e le protezioni. E poi ci si può allenare ovunque perché lo skate è anche reinterpretazione dello spazio urbano”.

“Venti anni fa – conclude Jean Cristophe – San Girolamo era già un bel quartiere, con le sue problematiche sì, che però oggi si sono ridotte.  Noi siamo stati i primi ad investire qui, così come siamo stati i primi a investire su Torre Quetta quando era completamente abbandonata. Le  associazioni fanno da collante tra le diverse realtà del contesto sociale di un quartiere. Avvicinare le persone allo skate o al sup aiuta tanto a generare integrazione e rispetto”.

 

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