GIOVEDì, 12 GIUGNO 2025
81,878 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
81,878 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Reddito di cittadinanza, arriva la reclusione per falsi requisiti

Lo ha messo nero su bianco la Corte di Cassazione

Pubblicato da: redazione | Sab, 28 Settembre 2024 - 16:42
Giudici popolari_54_5463

Stop ai furbetti del reddito di cittadinanza. Così rischiano il carcere per avere reso dichiarazioni false: ottenere indebitamente il beneficio del Reddito di Cittadinanza espone al rischio di reclusione. Niente tenuità del fatto a chi presenta false dichiarazioni incassando solo qualche mese il reddito di cittadinanza. Chi presenta false dichiarazioni incassando per solo pochi mesi il reddito di cittadinanza dev’essere condannato e non può essere prosciolto per la speciale tenuità del fatto. A maggior ragione se dal casellario risultano altri piccoli illeciti contro il patrimonio. Lo ha messo nero su bianco la Corte di Cassazione con una sentenza che ha accolto il ricorso della Procura di Campobasso. La terza sezione penale ha motivato la sua decisione colpevolista spiegando che la portata della causa ostativa della commissione di più reati della stessa indole, prevista dall’art. 131-bis cod. pen., rispetto all’applicazione del regime della speciale tenuità del fatto affermando che «il tenore letterale lascia intendere che l’abitualità si concretizza (in presenza di una pluralità di illeciti della stessa indole, dunque almeno due) diversi da quello oggetto del procedimento nel quale si pone la questione dell’applicabilità dell’art. 131-bis».

Ad avviso degli Ermellini, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, il motivo è fondato e, al riguardo, rincarano la dose hanno spiegato che “Il regime di favore previsto dalla disposizione codicistica, coerentemente con tali principi, non opera se in passato l’imputato ha commesso almeno due reati della stessa indole, anche se il reato concretamente dedotto in giudizio risulta di indole diversa e autonoma rispetto ai precedenti. Se ne ricava che il concetto di abitualità ostativa non va inteso come il riferimento a un comportamento abituale che abbraccia anche il reato attualmente dedotto in giudizio, sviluppandosi “nel presente”; è sufficiente invece che quel contegno abituale, consistito nella commissione di più reati della stessa indole, sia stato tenuto “nel passato”, anche se il reato dedotto in giudizio non presenta nulla in comune con quei precedenti, e, anzi, appare del tutto autonomo rispetto a essi. La disposizione, sotto questo profilo, inibisce l’applicazione della causa di non punibilità, anche se il fatto commesso è tenue, a causa di autonome pregresse manifestazioni di pericolosità dell’imputato, che da sole sono sufficienti a rendere inopportuna la concessione del beneficio”.  La Cassazione dunque, smaschera i furbetti del reddito di cittadinanza. Col provvedimento numero 35320, gli Ermellini hanno creato un precedente a riguardo, respingendo il ricorso presentato da un cittadino.

 

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Giornata mondiale del donatore di sangue:...

Donare il sangue è il modo migliore per celebrare l’impegno dei...
- 12 Giugno 2025

Carabiniere ucciso nel Brindisino, presi rapinatori...

Sarebbero stati catturati i rapinatori che questa mattina hanno aperto il...
- 12 Giugno 2025

Volo Tirana-Bari in ritardo di 4...

Giornata da incubo per molti passeggeri di Tirana e Bari. Dovevano...
- 12 Giugno 2025

Lotta ai b&b abusivi: intensificati i...

Con l’approssimarsi della stagione estiva, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale...
- 12 Giugno 2025