Questi due personaggi sono famosi perché fuori dagli schemi e, nel caso di Cassano, era anche un barese puro, mentre Oronzo Pugliese era originario di Turi, ma entrambi hanno dominato le scommesse sportive con le loro prodezze: Cassano con i suoi gol e Oronzo con le sue magie.
Sul Web ci sono tantissimi video e articoli che raccontano le grandi gesta di questi eroi baresi, il mago di Turi e il re delle cassanate, tra risate, prodezze e curiosità divertenti.
Il Mago di Turi e la sua scaramanzia tattica
Oronzo Pugliese ha allenato per un anno a Bari ed esordì vincendo contro la Roma, ha allenato anche il Foggia e tantissime altre squadre ed è famoso per i suoi riti scaramantici.
Il suo bagaglio apotropaico molto legato alla tradizione bucolica prevedeva una tattica costante di trovate geniali, come il famoso spargimento del sale in campo, l’utilizzo di vestiti di lino bianco anche in inverno, fino ai più svariati collaboratori come galline e maiali.
Una volta portò un maiale negli spogliatoi paragonandolo alla squadra avversaria, in un altro match tirò fuori una gallina da sotto la giacca, ma non finisce qui. Durante una partita importante, prima del fischio d’inizio, andò negli spogliatoi del Bari, sbraitando che se non avessero vinto, si sarebbe buttato nel pozzo vicino allo Stadio San Nicola.
Cassano contro Capello
Questa è una coppia che scoppia, ma soprattutto che ha fatto scoppiare di risate i compagni di squadra per diversi anni alla Roma, ma anche per la stagione 2006/2007 nel Real Madrid, quando Cassano arrivò con la sua pelliccia estrosa, come una maledizione per mister Capello.
Già alla Roma, Cassano faceva gruppo esibendosi nelle imitazioni dei compagni, tra cui Totti, a cui regalò una maglia con il suo autografo, ma quando arrivò al Real, le patatine fritte, i croissant e le merendine, divennero sue amiche, durante le imitazioni di Capello. Insomma, un talento puro sia in campo che fuori (dalla rosa) Antonio Cassano.
La dialettica di Oronzo Pugliese, musa ispiratrice di Lino Banfi
Tra le caratteristiche di Oronzo Pugliese c’è una dialettica sopraffina, fatta di metafore non sense e dialetto “acrobatico”, con cui riusciva a sviare le domande dei giornalisti.
Niels Liedholm rimase profondamente affascinato dalla figura di Pugliese, tanto da suggerire a Lino Banfi di fare un film ispirato a un allenatore sopra le righe: così nacque l’idea per il film l’Allenatore nel Pallone.
In diverse scene Lino Banfi si è ispirato a Oronzo Pugliese, non a caso il personaggio si chiama Oronzo Canà. Oltre al famoso spargimento di sale sul campo, c’è anche il rito voodoo fatto dalla suocera, i suoi siparietti con il calciatore Crisantemo, corni, galline e qualche espressione dialettica colorita.
Il primo gol di Cassano contro l’Inter
Il 18 dicembre 1999 Antonio Cassano esordisce con il Bari e segna il gol vittoria contro l’Inter, una rete spettacolare che soltanto le immagini possono raccontare.
Non potevano mancare le leggende e i miti nati in quell’occasione, perché nel periodo del Bari, Fantantonio già ne combinava di tutti i colori e spesso andava agli allenamenti in auto, pur non avendo la patente: un vigile gli sequestrò due macchine.
Uno degli aneddoti più famosi riguarda il cartellino giallo che Cassano si prese per aver perso troppo tempo dopo il gol, infatti andò sotto la curva, si narra che Antonio era così euforico, tanto da ringraziare l’arbitro Pierluigi Collina per l’ammonizione.
Oronzo e Cassano: due fenomeni letterari
Se da un lato è stato il cinema a consacrare i modi di dire di Oronzo Pugliese, attraverso le parole di Oronzo Canà, rendendo questo allenatore oltre che cinematografico, anche letterario, dall’altro lato Antonio Cassano è entrato direttamente nel vocabolario.
Infatti, il termine Cassanata è presente nel Dizionario Treccani e indica proprio “comportamenti e atteggiamenti tipici” del calciatore barese: un gol e una cassanata.