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Bari, il Nautico apre alla città dopo i lavori

Leccese: "Evento significativo"

Pubblicato da: redazione | Lun, 14 Luglio 2025 - 15:53
14-07-25 “Il Libertà riscopre il nautico”_stamattina il sindaco all’evento

Questa mattina il sindaco di Bari Vito Leccese è intervenuto all’evento “Il Libertà riscopre il nautico”, organizzato dall’Adisu Puglia, in collaborazione con la Regione Puglia, in occasione della riapertura dello storico immobile alla città al termine degli interventi di recupero architettonico e funzionale che hanno consentito di realizzarvi una residenza universitaria.

Il progetto di recupero è stato finanziato dall’ADISU attraverso la legge 338/2000 sulla residenzialità universitaria con il duplice obiettivo di valorizzare il patrimonio pubblico e di attuare la calmierizzazione dei prezzi delle locazioni per gli studenti universitari.

“Questo evento segna un momento significativo – ha commentato il sindaco Leccese -, perché la restituzione dell’ex istituto nautico alla città costituisce uno dei tasselli del più ampio progetto di riqualificazione del quartiere Libertà su cui l’amministrazione comunale è impegnata da alcuni anni.

Parliamo di un edificio di pregio realizzato agli inizi del ‘900, che per lungo tempo ha ospitato attività formative e che oggi, grazie all’impegno dell’Adisu, diventa uno studentato da 80 posti letto, un risultato importante per una città universitaria alle prese con le criticità dettate dall’aumento costante della pressione turistica, che determina un inevitabile incremento dei costi che si accompagna a una contestuale riduzione del numero degli alloggi disponibili alla locazione.

Bari ospita due grandi università pubbliche e deve lavorare, d’intesa con le altre istituzioni, per garantire servizi più efficienti in favore degli studenti, residenti e fuori sede, a cominciare proprio dalla disponibilità degli alloggi”.

Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano,  l’assessore al Diritto allo studio Sebastiano Leo, il presidente del Consiglio di amministrazione Adisu Puglia, Alessandro Cataldo, il sindaco della città di Bari, Vito Leccese ed i rappresentanti delle istituzioni locali.

“Questa era un’idea che sognavo sin da quando ero sindaco di Bari. Quando sono diventato presidente della Regione e l’immobile è stato trasferito alla società immobiliare della Regione Puglia, abbiamo subito deciso, insieme al Comune di Bari e all’assessorato al Diritto allo Studio, di trasformarlo in una residenza universitaria.
Bisogna immaginare questa struttura come uno dei motori del cambiamento positivo del quartiere Libertà, un quartiere che considero tra i più forti e complessi della città, pieno di difficoltà ma anche di energia e potenzialità, capace di ridisegnare da sé il proprio destino e quello del centro cittadino.” -ha dichiarato il presidente Emiliano- “Proprio qui, in questo quartiere, si respira l’anima più autentica di Bari, più radicata, più vera. Il quartiere Libertà ha un’identità sociale profonda, multietnica, viva, ma anche carica di sfide che vanno gestite con cura e attenzione.
Ci auguriamo che, anche grazie a questa nuova residenza universitaria, il Comune di Bari possa accelerare il percorso di miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini di questo straordinario quartiere.”

Secondo l’assessore Leo “La rinascita dell’ex Istituto Nautico sotto la veste di residenza universitaria rappresenta non solo  obiettivo raggiunto dalla città di Bari, ma la rappresentazione concreta della visione strategica che la Regione Puglia ha scelto di adottare per il futuro del diritto allo studio.  È di fatto solo uno dei tanti progetti che in questi anni ci ha visti impegnati in un percorso più ampio che stiamo portando avanti su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di coniugare la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio edilizio storico con le esigenze reali degli studenti e delle loro famiglie.
In questi anni abbiamo condotto un’azione importante di restituzione alla collettività di spazi che per troppo tempo sono rimasti in disuso o sottoutilizzati, un atto politico e sociale: trasformare edifici storici in residenze universitarie, spazi di aggregazione e innovazione ci permette di costruire una Puglia Regione Universitaria dove gli studenti sono i cittadini.
Significa rendere il diritto allo studio qualcosa di tangibile, accessibile e dignitoso.
Il lavoro svolto in questi anni è stato frutto di una sinergia concreta tra istituzioni, enti locali, Adisu Puglia e università. Desidero ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, hanno creduto in questa visione: è grazie al contributo di ciascuno che oggi possiamo parlare non solo di risultati, ma di un metodo, replicabile e sostenibile, per rigenerare il nostro territorio partendo dai giovani.
È questo lo spirito con cui continuiamo ad agire: costruire opportunità laddove prima c’era abbandono . Perché il diritto allo studio passa anche – e soprattutto – dalla qualità degli spazi in cui si cresce, si vive e si sogna”.

“Avevamo un immobile di pregio non utilizzato ed in stato di totale abbandono, situato nel cuore della Città di Bari, con una vocazione ed un trascorso nell’ambito dell’istruzione scolastica. Con la Legge N. 338/2000 sull’edilizia universitaria, avevamo anche lo strumento giusto per reperire risorse statali che ci avrebbero consentito di realizzare la massima parte dell’investimento, senza gravare sul bilancio della Regione Puglia. Uno strumento che privilegia “il recupero e la ristrutturazione di immobili già esistenti, adibiti o da adibire ad alloggi o residenze per gli studenti universitari”. Avevamo la possibilità di proporre un intervento di recupero all’insegna della sostenibilità ambientale, sia in termini di risparmio di suolo che di efficientamento energetico. Bisognava “solo” partecipare al primo bando utile ex L. 338/2000 ed essere pronti ed attenti a presentare un progetto valido e meritevole di essere finanziato. Ci siamo riusciti!.”
Queste le parole del Presidente Adisu Puglia, Alessandro Cataldo che durante l’evento inaugurerà la mostra fotografica “Antiche mura, nuova vita: il palazzo rinasce”.
L’edificio che oggi diventa una residenza universitaria,  fu costruito nel 1916 come “Casa di salute e abitazione” dal dott. Giuseppe Zuccaro, medico barese, in una zona ancora periferica. Alla sua morte, nel 1920, le ambiguità testamentarie generarono una querelle legale durata dieci anni. Nel 1930 il Comune ottenne la gestione dell’edificio, trasformando il palazzo prima in succursale della scuola elementare Garibaldi e poi nell’Istituto Nautico “Caracciolo”. Nel 2016, dopo che  l’ADISU Puglia l’ha ottenuto in comodato trentennale, grazie al lavoro e alla visione dell’assessorato all’Università e al Diritto allo Studio di Regione Puglia,  è stata avviata la riqualificazione in una residenza universitaria, con il doppio obiettivo di restituire alla comunità uno spazio educativo e sociale e di coprire le esigenze abitative degli studenti fuori sede.
Il progetto è stato finanziato dalla L. 338/2000 sulla residenzialità universitaria ha come obiettivo infatti anche la calmierizzazione dei prezzi delle locazioni per gli studenti universitari.
La struttura sarà aperta al pubblico a partire dal 15 luglio e sino al 17 luglio, con un programma di eventi e iniziative rivolte a professionisti, studenti e tutta la popolazione del quartiere.
Per facilitare l’organizzazione gli ingressi potranno essere prenotati tramite un form google che sarà promosso sui canali social ufficiali dei partner. Al termine dei quattro giorni dedicati alla riscoperta dell’edificio, ci sarà un concerto offerto ai cittadini nel chiostro del palazzo.

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