C’è tempo sino a domani per accedere al Bonus Agricoltori 2025, il credito d’imposta riservato agli imprenditori agricoli under 41 che hanno avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2021. La misura – promossa dal Ministero dell’Agricoltura e sostenuta dal Governo Meloni – prevede un’agevolazione fino a 2.500 euro, pari all’80% delle spese sostenute per corsi di formazione, aggiornamento, seminari e coaching, includendo fino al 50% dei costi di viaggio e soggiorno. Le domande vanno presentate esclusivamente online, tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il software “Gestione azienda agricola”.
Il Bonus rientra nella norma sull’imprenditoria giovanile agricola approvata dal Parlamento, ed è parte integrante del piano ColtivaItalia, recentemente varato dal Consiglio dei ministri, che prevede 1 miliardo di euro nel triennio 2026-2028 per rafforzare le filiere agroalimentari, promuovere la sovranità alimentare e favorire il ricambio generazionale. Solo per i giovani, sono stati destinati 150 milioni di euro, oltre alla disponibilità di 8.400 ettari di terreni ISMEA in comodato gratuito per dieci anni.
La Puglia, regione con una delle più alte concentrazioni di aziende agricole in Italia (oltre 190mila imprese tra professionali e familiari), conta circa 14mila aziende guidate da giovani imprenditori under 41, pari a oltre il 7% del totale. La regione è anche prima in Italia per superfici coltivate a olivo e mandorlo, seconda per uva da tavola e ortofrutta, e vanta una produzione agricola che supera i 4,2 miliardi di euro l’anno.
“Il Bonus Agricoltori 2025 rappresenta un’opportunità concreta per la Puglia – dichiara la senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia) – perché i nostri giovani agricoltori hanno dimostrato di essere più innovativi, competitivi e produttivi della media nazionale. Con questa misura sosteniamo il loro impegno, permettendo di acquisire nuove competenze indispensabili per affrontare i mercati e valorizzare il Made in Puglia”.
Secondo i dati del centro studi Divulga, le imprese giovanili italiane generano in media 4.296 euro per ettaro, quasi il doppio della media europea (2.207 euro/ettaro). Anche in Puglia questa tendenza è confermata da aziende capaci di coniugare innovazione e tradizione.
“Il Governo Meloni sta dimostrando con i fatti che l’agricoltura è un settore centrale della strategia nazionale. Investire nei giovani significa garantire un futuro alla nostra terra, ai nostri prodotti tipici e alla nostra sovranità alimentare. La Puglia – conclude Nocco – con la sua tradizione e la sua forza produttiva sarà protagonista di questa nuova stagione di sviluppo e innovazione”.