Bari si prepara a diventare la capitale italiana dell’udito e della salute dell’orecchio. Mercoledì 12 novembre, al Teatro Petruzzelli sarà inaugurato il 40° Congresso nazionale della SIAF – Società Italiana di Audiologia e Foniatria, presieduta dal professor Nicola Quaranta, direttore dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Bari.
L’appuntamento, in programma fino al 15 novembre presso il Nicolaus Hotel, richiamerà in città oltre 700 professionisti dell’udito – tra audiologi, foniatri e otorinolaringoiatri – provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi europei. In calendario più di 250 sessioni, tavole rotonde e gruppi di lavoro dedicati ai principali temi della ricerca e della cura dell’orecchio (programma completo su siaf2025.it).
Tra gli interventi più attesi c’è quello del professor Manohar Bance dell’Università di Cambridge, responsabile di uno dei quattro studi clinici al mondo sulle terapie geniche per la sordità genetica. «Queste patologie – spiega il professor Quaranta – rappresentano circa il 50-60% delle sordità infantili. La genetica apre scenari rivoluzionari, offrendo possibili soluzioni per forme di sordità dovute alla mutazione di singoli geni». Nel dettaglio, il professor Bance presenterà un trial clinico sul gene otoferlina, la cui mutazione compromette l’udito fin dalla nascita. “La terapia – aggiunge Quaranta – consiste nell’impiantare un gene sano nell’orecchio interno, che si integra con le cellule e ne ripristina la funzione. I primi risultati sono promettenti: in diversi casi si è ottenuto un recupero dell’udito quasi completo. Ma siamo ancora nella fase iniziale della ricerca, e le cure tradizionali come protesi e impianti cocleari restano oggi la strada maestra”.
Un altro tema centrale del congresso sarà il ruolo della telemedicina nella regolazione degli impianti cocleari, oggetto del progetto europeo “Inspire”, coordinato dallo stesso Quaranta. “Vogliamo verificare se la taratura a distanza degli impianti possa essere efficace quanto quella effettuata in presenza – spiega il professore –. I risultati preliminari sono incoraggianti. I vantaggi? Minori costi, meno spostamenti e stress per i pazienti, ma anche meno affollamento nelle strutture sanitarie”. Nel programma figurano anche sessioni su acufeni, malformazioni, tecniche chirurgiche e riabilitative, patologie uditive che causano vertigini, disturbi della voce e della deglutizione, oltre alle applicazioni dell’intelligenza artificiale in campo diagnostico. L’audiologia e la foniatria, sottolineano gli organizzatori, sono pilastri della salute pubblica: la diagnosi precoce delle patologie uditive è fondamentale per garantire ai bambini uno sviluppo linguistico armonico e prevenire deficit cognitivi. “L’approccio multidisciplinare – conclude Quaranta – è la chiave del futuro. I lavori del congresso vedranno la collaborazione tra specialisti e professionisti sanitari che ogni giorno, accanto all’audiologo-foniatra, si prendono cura dell’udito e della voce”.