Non ce l’ha fatta la piccola Lavinia, la bimba barese di 3 anni stroncata da un tumore al cervello. Per la piccola i genitori avevano fatto partire anche una raccolta fondi che in pochi giorni aveva raggiunto quota 100mila euro.
Dalle ricerche per curare la piccola era spuntata la presenza di una tecnica che si chiama Cyberknife: si tratta di un trattamento robotico di radioterapia ad alta precisione, non invasivo, capace di colpire il tumore risparmiando i tessuti sani. Ma in Italia non viene effettuata sui bambini. Negli Stati Uniti si. La cifra per sottoporsi all’intervento era proibitiva: circa 80mila euro, tra trattamento e pagamento dell’equipe sanitaria. Da qui la raccolta fondi. Ma il tunore non ha lasciato scampo a Lavinia.
“Sarai l’ Angelo più bello piccola Lavinia”, commenta la consigliera municipale del San Paolo, Chiara Riccardi. “Ho sperato contro ogni speranza in un miracolo – scrive sui social – Ho sperato contro ogni speranza in un finale diverso per te, almeno per te! Maledetto cancro, che ti ha portata via dalle braccia della tua mamma e del tuo papà! Conserverò nel mio cuore i tuoi dolci occhi, nei quali era cosí facile perdersi”.