Nel mese di novembre la Polizia locale ha passato al setaccio la città con una serie capillare di controlli che restituiscono una fotografia chiara: Bari è più viva e complessa, ma resta ancora fragile sul piano del rispetto delle regole quotidiane. Dal decoro urbano alla movida, fino alle attività commerciali e turistiche, il lavoro degli agenti ha toccato diversi ambiti della vita cittadina, facendo emergere criticità diffuse ma anche la necessità di rafforzare il senso civico.
Il fronte più delicato resta quello dell’igiene urbana. In trenta giorni sono state 242 le sanzioni elevate per comportamenti scorretti legati alla gestione dei rifiuti. A pesare maggiormente sono stati il conferimento fuori orario, la mancata raccolta differenziata e l’abbandono di ingombranti o materiali irregolari sulla sede stradale. Non mancano episodi che continuano a suscitare polemiche, come l’uso dei sacchi neri vietati o il fenomeno dei cittadini non residenti che scaricano i rifiuti nei cassonetti baresi. In alcune zone, ancora in fase di avvio dei nuovi servizi, sono state contestate anche situazioni di abbandono diretto sulla pubblica via.
Nel mirino degli agenti sono finiti anche diversi pubblici esercizi. In più casi, ristoranti e bar hanno lasciato all’esterno contenitori per la differenziata senza procedere correttamente alla raccolta, oppure hanno depositato rifiuti senza alcuna separazione dei materiali. Sono stati inoltre sanzionati alcuni proprietari di immobili che non hanno provveduto alla rimozione di accumuli di guano, con evidenti problemi di igiene e sicurezza.
I controlli dell’Annona hanno riguardato 49 ispezioni in locali cittadini, facendo emergere irregolarità legate soprattutto all’occupazione abusiva di suolo pubblico, ma anche alla pubblicità non autorizzata, alla musica oltre gli orari consentiti e alla somministrazione di bevande in contenitori di vetro in fascia notturna. In un caso sono stati contestati arredi non conformi al regolamento comunale, in un altro l’attività veniva svolta senza la necessaria segnalazione certificata di inizio attività. Sul versante del commercio ambulante e delle attività artigianali, i controlli hanno portato a sequestri amministrativi di merce e a ulteriori multe per occupazioni abusive.
Non sono mancati interventi sul piano della sicurezza e del decoro: 38 persone sono state allontanate e multate per comportamenti molesti o poco decorosi in luoghi pubblici. Sono state inoltre sanzionate quattro persone sorprese a guidare un NCC senza licenza, con relativi fermi amministrativi dei veicoli.
Infine, verifiche specifiche hanno interessato strutture extra ricettive, sale gioco e altre attività soggette alla normativa ex TULPS. In questo ambito sono emersi casi di esercizio abusivo dell’attività di guida turistica e anche un episodio di propaganda elettorale figurativa in movimento nel periodo vietato prima delle elezioni regionali.
«Dalla lotta all’abbandono selvaggio dei rifiuti alla vigilanza sul rispetto delle norme da parte delle attività di somministrazione, dei locali commerciali, degli operatori turistici: il report dei controlli della Polizia Locale di Bari è lo specchio di una città che cresce ogni giorno di più, nella sua complessità e con nuove sfide, e che ha bisogno di tutto il nostro impegno per garantire il rispetto delle regole e la valorizzazione del senso civico collettivo, in ogni settore della vita comunitaria – commenta l’assessora alla Vivibilità urbana e alla Protezione civile Carla Palone –. Continuiamo, purtroppo, a registrare tante, troppe violazioni in tema di abbandono di rifiuti ingombranti e per l’odioso fenomeno della migrazione dei sacchetti. L’impegno da parte dell’amministrazione, però, sulla diffusione di campagne di sensibilizzazione e di promozione dei comportamenti virtuosi è massimo e incontra, per fortuna, la collaborazione determinante di tanti cittadini».