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Verso il voto: Leu presenta i suoi candidati in Puglia. Laforgia: “Non c’è spaccatura nella sinistra, l’unica lista è la nostra”

Pubblicato da: redazione | Gio, 1 Febbraio 2018 - 15:30

Liberi e Uguali ha presentato oggi, primo febbraio 2018, a Bari i candidati in Puglia nelle prossime elezioni Politiche, alla presenza, tra gli altri, dei capilista alla Camera ed al Senato, l’ex premier Massimo D’Alema, l’esponente di Legambiente Rossella Muroni, l’avvocato penalista Michele Laforgia e la parlamentare uscente Annalisa Pannarale.

Il partito di Pietro Grasso è atteso, soprattutto in Puglia da un confronto elettorale, con esponenti nazionali e regionali del Partito Democratico. È il caso di D’Alema che affronterà l’attuale viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ed è il caso anche di Laforgia che a Bari competerà con il segretario regionale del Pd, Marco Lacarra. La divisione del centrosinistra non sembra preoccupare Laforgia che, parlando con i giornalisti, ha sostenuto come “la sinistra non sia divisa, ma anzi abbia un’unica lista che è Liberi e Uguali. Il problema della ricomposizione di tutto il campo della sinistra non può che partire dal prossimo risultato elettorale e dal fatto – ha aggiunto – che c’è Leu, una nuova proposta politica in campo che è finalmente di sinistra”.

La Muroni ha sottolineato la necessità di “affrontare i temi ambientali in campagna elettorale, tenendo presente il peso delle contraddizioni presenti sul territorio, come la centrale di Brindisi che – a suo giudizio – è fortemente connessa al rispetto degli impegni del protocollo di Parigi”. D’Alema nell’evidenziare che “i cittadini sono scontenti, vogliono cambiare, sono alla ricerca di punti di riferimento” ha spiegato di aver trovato “disponibilità al dialogo, un confronto aperto e molti riscontri”. “Noi riteniamo necessaria una svolta a favore dei ceti popolari. Vogliamo un grande piano d’investimenti verso il Mezzogiorno perché il Sud è rimasto dolorosamente indietro ed oggi – ha concluso D’Alema – mentre il reddito medio di un italiano del Nord è 34 mila euro, quello di un meridionale è di 18mila. Questo è uno scandalo di cui nessuno parla”.

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