Il Comune ha iniziato una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di salvare i 16 milioni di euro (fondi Pnrr) per il progetto di riqualificazione “Made in San Pio”. Con atto di giunta l’amministrazione lo ha “blindato” evidenziandone l’importanza per la città e per il quartiere. “Con riferimento all’intervento di realizzazione di un piano di rigenerazione urbana di Enziteto (San Pio) finalizzato alla valorizzazione degli spazi pubblici e degli immobili Erp di impatto strategico per l’amministrazione comunale – si legge nell’atto – si conferma la volontà di completare la realizzazione dell’intervento Pinqua, alla luce degli impegni assunti e al fine di perseguire il più ampio obiettivo di contrastare l’emergenza abitativa nel territorio della città di Bari e rispondere in modo efficace ed efficiente ai bisogni dei cittadini, attraverso misure integrate di contrasto alla povertà abitativa e nell’individuazione di soluzioni alloggiative”.
«Con questo provvedimento – ha spiegato la vicesindaca Giovanna Iacovone – ribadiamo la volontà dell’amministrazione comunale di portare avanti il progetto, anche al fine di smentire notizie allarmistiche di definanziamento. Il nostro impegno sulle periferie – tra le quali San Pio rappresenta una delle evidenze più critiche – viene confermato da questa delibera. Purtroppo – spiega ancora – l’iter del progetto ha subito una serie di rallentamenti ma adesso i lavori riguardanti la realizzazione di nuove costruzioni di edilizia residenziale pubblica sono stati riavviati e stanno proseguendo speditamente. Si tratta di porre riparo ad una scelta scellerata del passato di localizzazione così periferica del quartiere, attraverso un ulteriore tassello nella realizzazione di un più complessivo intervento di rigenerazione urbana del quartiere finalizzato alla valorizzazione degli spazi pubblici e degli immobili Erp, alla rivitalizzazione socio-economica del contesto, nonché alla previsione di una maggiore accessibilità attraverso la mobilità che va certamente implementata», conclude la vicesindaca.
Il progetto
Una volta consegnato il progetto definitivo, l’amministrazione potrà procedere alla sua verifica, validazione e approvazione. Quindi, sempre attraverso le strutture di Invitalia che hanno già espletato la gara, sarà affidato l’appalto integrato per la redazione della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori.
Nello specifico la proposta prevede un programma di rigenerazione urbana che abbraccia tutti i temi individuati nel quartiere, dalla dimensione abitativa alla qualità dello spazio pubblico, alla riqualificazione degli edifici polarizzatori di attività del quartiere fino agli impianti sportivi.
L’intervento si prefigge di intervenire sulla condizione di disagio abitativo attraverso la realizzazione di 68 nuove unità abitative da collocare in edifici residenziali di nuova costruzione. Lo scenario ipotizzato è quello di realizzare due edifici in linea multipiano nell’area a nord del quartiere, con caratteristiche dimensionali simili a quelle degli edifici esistenti cui si andranno ad affiancare.
Tutti i vuoti urbani verranno caratterizzati dalla presenza di verde e zone pavimentate, spazi di relazione attrezzati con sedute, percorsi ciclabili. Tra le demolizioni è prevista anche quella della struttura dedicata a mercato coperto che attualmente non ospita alcuna funzione.
Unitamente alla creazione di spazi permeabili, l’ipotesi inserita nel progetto di fattibilità semplificato prevede la creazione di una rete di percorsi, differenti per tipologia di utilizzo, tali da implementare le zone di attraversamento e collegamento tra San Pio e gli ambiti ad esso circostanti creando una linea di connessione tra i luoghi. Una delle priorità del progetto consiste nell’implementazione del livello qualitativo ambientale dell’insediamento. La qualità dello spazio tra i manufatti rappresenta, infatti, un importante obiettivo del programma complessivo di rigenerazione. Oggi nel quartiere sono poco diffusi gli spazi dedicati alla relazione, al passeggio, allo stare insieme o all’attività fisica, circostanza che si traduce in scarsa appropriazione dei luoghi e conseguente aumento del livello di insicurezza. Il progetto prevede, quindi, la creazione di isole pedonali e di spazi per il gioco alternati agli spazi verdi, utili a riconnettere lo spazio urbano con il suo contesto. La parte polarizzante del quartiere, caratterizzata dalla presenza della chiesa, dell’Accademia del Cinema, dell’edificio ex CNIPA, dell’asilo e delle aree dei playground da riqualificare, necessita di essere connessa con la zona in cui sorgono gli immobili di edilizia abitativa. In questo quadro sarà ricucita la frattura spaziale esistente con l’abitato di Torricella.
Il disegno del verde e della pavimentazione nelle zone esistenti tra gli edifici prevede la creazione di una piazza/giardino in cui l’area pavimentata vera e propria dialogherà con quella verde progettata e strutturata secondo schemi geometrici.
Allo stato attuale il quartiere San Pio risulta, inoltre, dotato di un numero considerevole di attrezzature sportive e campi destinati a vari sport che, se riqualificati e gestiti tramite iniziative pubbliche e private, potrebbero rappresentare degli attrattori per il quartiere. Pertanto, il progetto prevede la riqualificazione di tali ambiti allo scopo di rivitalizzare, attraverso la pratica sportiva, le infrastrutture e le aree verdi limitrofe, promuovendo lo sport come indispensabile strumento di crescita personale e come leva di inclusione sociale. Nello specifico, i tre campi polivalenti saranno dotati di idonea pavimentazione in gomma antitrauma. Il campo per il calcetto sarà pavimentato con erba sintetica e sarà riqualificata la pista di atletica leggera, con una pavimentazione in granuli di gomma e rivestimento in resina poliuretanica. A completamento dell’opera è prevista la realizzazione di arredo pubblico dei campi, della viabilità e delle aree verdi limitrofe, con proiettori e pali di illuminazione con tipologia a LED che assicurano una maggiore durata nel tempo e un ridotto consumo di energia, oltre che di sedute e cestini per la raccolta differenziata. Le aree limitrofe ai campi sportivi saranno parte integrante della riqualificazione della zona.
All’interno della zona di servizi alla residenza è presente un manufatto denominato ex CNIPA, circondato da un’area esterna meritevole di riqualificazione e valorizzazione. Pertanto, l’idea progettuale è quella di creare, all’interno di questo spazio, servizi dedicati a palestra, centro sportivo, ciclofficina e caffetteria, attività che potrebbero trovare una corrispondente area all’esterno del manufatto.
Infine, analoga riqualificazione sarà effettuata sull’altro edificio cardine per la vita del quartiere, ossia quello che ospita l’Accademia del Cinema, dotato anch’esso di un’area esterna che, attraverso un’attenta riqualificazione, potrà integrare le funzioni interne. Pertanto, l’idea progettuale è da un lato quella di riqualificare l’edificio creando nuovi spazi destinati alle attività didattiche e formative dell’Accademia, dall’altro quella di insediarvi anche il consultorio e la guardia medica, prevedendo spazi per l’associazionismo e per le attività di un birrificio sociale.
Il primo piano della struttura potrà ospitare la serigrafia, gli spazi per le attività musicali e una piccola foresteria per accogliere artisti e docenti. Nell’ambito della riqualificazione complessiva, negli spazi esterni di pertinenza è prevista la realizzazione di spazi per rappresentazioni all’aperto.