Il Polifunzionale e la sala lettura della Scuola di Medicina, all’interno del Policlinico, resteranno aperti fino a tarda sera ed anche di domenica. Lo ha stabilito il Consiglio della scuola che ha accolto le richieste dell’associazione Studenti per. Il plesso polifunzionale dal primo gennaio sarà quindi aperto secondo i seguenti orari:rnrnDal Lunedì al Venerdì ore 7:30 – 23:00rnSabato ore 7:30 – 20:00rnDomenica ore 10:00 – 17:00rnrn”Il Consiglio per la seconda volta ha condiviso il nostro processo di estensione della fruibilità dei servizi soprattutto nel fine settimana – commenta Carlo De Matteis, consigliere di amministrazione per la coalizione Up – un risultato che fino a qualche anno fa sarebbe stato insperabile”.rnrnResta però ancora da risolvere la questione degli orari del portierato che, a causa delle ristrettezze economiche, sono stati ridotti: la conseguenza è stata la chiusura dei plessi universitari in anticipo rispetto agli anni passati.rnrnOggi gli studenti della coalizione Up hanno inviato una nota al rettore Antonio Uricchio chiedendo che in sede di bilancio, siano reperite risorse per ampliare il servizio di portierato.rnrn”In particolar modo – si legge nella nota – andrebbe riservata particolare attenzione al palazzo “Ex – Poste”, Polifunzionale Studenti, da aprire il sabato e la domenica (sul modello di Medicina) e poi durante la settimana fino alle 24 anche per agevolare la valorizzazione di piazza Cesare Battisti e della zona circostante”. Gli studenti chiedono anche di rivedere gli orari dei dipartimenti del Campus, di Economia e di Taranto.rnrn”Fondamentale che l’Università – aggiunge De Matteis – vada a porre rimedio ad una situazione tragica, che è quella di fornire agli studenti più orari per fruire dei propri servizi. Il palazzo ex poste deve diventare il centro dell’Università, ma anche un punto di partenza per il rilancio di piazza Battisti. La nostra proposta è di avere h24 il palazzo ex Poste e garantire almeno una sala lettura per plesso a tutti gli studenti della nostra Università, compresi quelli di Taranto”.
