“La spesa per il cenone del 23 dicembre? Sì i clienti vengono anche in tarda serata a chiedere pesce, soprattutto anguille, mazzancolle e baccalà, come da tradizione. Però ogni anno ne vendiamo di meno”. A raccontarci di come lo spettro della crisi abbia influenzato anche le tavole dei baresi nel periodo natalizio è Leonardo, titolare della pescheria “da Leo” nel mercato di corso Mazzini, ormai da anni abituato a lavorare fino a tardi anche a ridosso della vigilia di Natale.rnrnIl pescivendolo Leonardo: “Non solo crisi, sempre più gente non vuole cucinare”rnrnIl 23 il suo banco vende pesce fino alle 21.30, ma il numero di clienti negli anni è andato calando. “Ne vedrò un centinaio, 150 massimo. Persone di tutti i tipi: dal single che vuole organizzare la cena con gli amici, alla nonna che riunisce la famiglia sotto lo stesso tetto per la vigilia”. L’anno scorso il suo banco pescheria vendeva in media tre o quattro pesci e mezzo chilo di anguille a cliente. Numeri ben diversi da quelli di otto anni fa, quando i baresi potevano permettersi di spendere molto di più per il cenone.rnrnAllora, come ci spiega da dietro il bancone, arrivava a vendere anche una decina di pesci e due chili di anguille ad una famiglia numerosa. Per Leonardo, però, questo calo delle vendite non è soltanto da addebitarsi alla crisi, ma anche alla “comodità” delle nuove generazioni di baresi: “Non c’è più tanta voglia di cucinare, quindi la gente compra meno e magari il 24 dicembre va a pranzo al ristorante invece di rimettersi ai fornelli. Oltretutto è più difficile che famiglie numerose si riuniscano a casa di qualcuno; sono meno unite rispetto al passato”.rnrnLa passione dei baresi per i frutti di mare il 24 dicembrernrnC’è comunque ancora chi decide di passare dal pescivendolo il 24 dicembre, magari per gustarsi un antipasto di frutti di mare. “La mattina della vigilia – conclude Leonardo – vanno per la maggiore cozze e cannolicchi, che la gente mangia anche sul post. Chi invece si porta qualcosa a casa, di solito sceglie i polpi oppure il merluzzo, che vendiamo sempre moltissimo”.rnrnLa frutta seccarnrnUn altro degli alimenti immancabili sulle tavole nel periodo natalizio è la frutta secca. Noci, arachidi, mandorle: i baresi non rinunciano a portarne un piatto a tavola, anche se non più come una volta. Ce lo spiega Nicola, titolare di un banco di frutta secca nel mercato di corso Mazzini, che da più di 60 anni passa la vigilia a vendere prodotti pugliesi e importati.rnrn

Il banco di frutta secca di Nicola al mercato di Corso Mazzini