Caro Babbo Natale,rnrnabbiamo ancora poche ore per chiederti qualcosa per la nostra città prima che tu vada via. Quest’anno, come ormai accade da troppo tempo, i negozi (dopo il periodo natalizio) sono sempre più vuoti. Superato l’ultimo isolato del quadrilatero murattiano, le luci sono sempre più fioche e i bidoni dell’immondizia stracolmi. Sai Babbo Natale, qui da noi si continuano a buttar via materassi e a lasciarli per strada. E non solo: ti basterebbe fare un giro in periferia per arredare un bivani. Le strade non sono sicure e – anche in centro – una passeggiata in famiglia può trasformarsi nell’incubo di uno scippo (se ti va bene). E si spara ancora anche tra la folla. La sensazione è quella di non essere mai al sicuro. Qualcuno ha anche lanciato bottiglie piene di benzina sul villaggio a te dedicato. Il sindaco Decaro, ci ha messo la faccia (come si dice da queste parti) e ha rassicurato tutti. Ma i commercianti hanno paura: spesso sono costretti a pagare il pizzo in cambio di protezione. Vecchie abitudini da queste parti, mai perse.rnrnPer le strade si vedono più macchine incolonnate che persone a passeggio sui marciapiedi. Che la crisi sia in costante aumento non ci sono molti dubbi e che la nostra città stia soffrendo è anche abbastanza evidente. Bari è sempre stata una città con un’economia basata sul piccolo commerciante e oggi manca questo zoccolo duro al nostro benessere.rnrnE allora Babbo Natale per Bari non vogliamo grandi cose, vorremmo semmai più spazi per I bambini, più serenità, più sicurezza e più pulizia. Tu che tutto puoi, regala un po’ di civiltà a noi baresi e un po’ di buon senso a chi ci amministra. Spiega loro che non servono grandi opere (per quelle ci facciamo bastare le promesse in campagna elettorale), ma piccoli passi verso la civiltà. Spiega loro che la “democrazia partecipata” non funziona, servono regole e serve che chi ci governa prenda decisioni anche se impopolari per il benessere comune.rnrnCaro Babbo Natale anche quest’anno crediamo in un miracolo, non deluderci.
