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L’altra faccia dei matrimoni in Puglia: le disavventure di una coppia di Manchester tra servizi inefficienti e ore di attesa in un ospedale

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Lun, 11 Settembre 2017 - 16:30

Tre giorni di disservizi tra taxi inesistenti, medici che non conoscono le lingue e ritardi nei trasporti. A raccontare come la Puglia accoglie realmente le coppie straniere (di fascia media non i plurimiliardari per intenderci) che decidono di sposarsi nella regione è Viola Tarantino, wedding planner che ha fondato Emotions in Puglia. Da 22 anni nel settore ne ha viste e sentite tante. E gli ultimi episodi l’hanno spinta a lanciare un appello alle istituzioni, dall’assessore regionale Loredana Capone al presidente Michele Emiliano.

Il racconto dell’ultimo matrimonio

Viola ha organizzato il matrimonio di una coppia di Manchester. Il primo dissevizio si è presentato quando gli ospiti una volta all’aeroporto di Bari, avendo sbagliato a prenotare l’auto noleggio, sono andati in stazione e poi hanno preso il treno per Ostuni. Sperando di trovare un taxi per condurli in masseria. Ma ad Ostuni non c’è nessun servizio o cooperativa. Hanno dovuto fittare un mezzo con conducente che per dieci chilometri ha chiesto 30 euro.

Secondo episodio: altri ospiti sono arrivati all’aeroporto di Brindisi. Una volta sbarcati hanno atteso un’ora e 40 prima di uscire dallo scalo senza che nessuno fornisse loro acqua o assistenza.

Terzo episodio. Durante la festa in piscina un invitato di 67 anni scivola e si rompe il femore. Arriva l’ambulanza ma senza medico a bordo. Viola ha accompagnato il 67 enne insieme ai parenti. “Il medico – spiega a Borderline24 – è stato intercettato per strada. Ha visitato e ha detto di andare in ospedale. Qui se non c’ero io non so cosa sarebbe accaduto perché nessuno conosceva l’inglese”. Il 67 enne ha atteso per quattro ore insieme ad altri pazienti in coda, perché il personale era ridotto.

“È impensabile che si promuova la Puglia e non si offrano servizi adeguati – continua Viola Tarantino –  Io tantissime volte mi ritrovo a fare il traduttore e non la wedding planner eppure per una regione che ha lanciato il suo brand da dieci anni queste cose non dovrebbero più presentarsi”.

Come la Puglia accoglie i turisti

I disservizi sono diversi: tassisti che non conoscono l’inglese, strutture di fascia media che quando accolgono matrimoni stranieri alzano i pezzi e offrono cibo di minore qualità. “Non c’è ancora la cultura del turismo – prosegue – se quest’anno sono venuti qui a sposarsi o a trascorrere le vacanze, per il modo in cui vengono trattati sicuramente una parte non tornerà. Il turista va coccolato e  non solo quello che sceglie le strutture di alta fascia. Il turista va coccolato da quello che prende in affitto un appartamento a chi decide di sposarsi qui”.

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