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Turi, raccolta differenziata boom: dal 23,7 al 79% in un anno

Pubblicato da: redazione | Gio, 25 Gennaio 2018 - 20:00

È passato poco più di un anno da quando il Comune di Turi ha introdotto il sistema di raccolta differenziata porta a porta gestito da Navita srl all’interno del più ampio progetto dell’Aro Ba5. E i risultati si vedono e sono importanti. Dal 2008 ad oggi la media percentuale regionale di differenziata è passata dal 12,3% al 41,5% mentre si continua a procedere a piccoli passi verso la chiusura del ciclo dei rifiuti, rafforzando quello che di positivo è stato fatto negli anni trascorsi e iniziando a rendere tangibili i vantaggi per i cittadini, anche attraverso una riduzione delle tariffe.

Intanto a dicembre scorso, nel corso della decima edizione della manifestazione dedicata ai Comuni ricicloni di Puglia, il sindaco Donato Coppi ha ritirato dalle mani del presidente di Legambiente Puglia l’importate premio di Seconda Categoria per aver raggiunto una media percentuale di raccolta differenziata superiore al 79% a fronte del 23,7% del 2016 superando di gran lunga l’obiettivo di legge del 65%. Questi i risultati registrati con grandissima soddisfazione da Legambiente nei primi nove mesi del 2017 che hanno portato ad una riduzione del 20% procapite nella produzione di rifiuti tra il 2015 e il 2017.

“La raccolta differenziata dei rifiuti è certamente un successo di questa Amministrazione. Siamo al secondo posto in Puglia e questo ci ha permesso di ricevere il premio da Legambiente  – commenta Domenico Coppi, Sindaco Comune di Turi -. Il merito è di tutti, in primo luogo dei cittadini che devono esserne orgogliosi, ma anche di una organizzazione del servizio ottimale per raggiungere questi obiettivi. L’effetto primario – prosegue – è stata la riduzione della tassa rifiuti (Tari) 2017. Ora dobbiamo andare avanti e operare per raggiungere la tassazione puntuale per far sì che ciascuno paghi in rapporto all’effettiva produzione di rifiuti. Serve tempo ma ci riusciremo. Certo – aggiunge ancora – persistono alcuni problemi da risolvere come l’abbandono di rifiuti in campagna che è inaccettabile seppur ridotto rispetto ad altri Comuni. Per colpa di pochi incivili campagne e periferie vengono deturpate e l’Amministrazione è costretta a impegnare risorse per le bonifiche sottraendole ad altre attività. Per stroncare questo spregevole fenomeno – conclude – è già stato attivato un sistema di video sorveglianza e sono già state elevate alcune sanzioni. Continueremo in questa opera repressiva, ma crediamo che il metodo più efficace sia quello del controllo sociale da parte di tutti i cittadini”.

La sfida lanciata insieme alla Navita srl può dunque dirsi vinta e la rivoluzione verde è iniziata. Le buone pratiche messe in campo stanno dando i loro frutti, e non manca la volontà di continuare ad apportare migliorie per un servizio che tenda sempre più all’eccellenza.

“Raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati non era semplice, ma ci siamo riusciti in pieno – commenta Francesco Roca, amministratore unico di Navita srl -. La sfida principale era quella di trasformare le abitudini dei cittadini e combattere le resistenze. Poi veniva la parte tecnica – spiega -. Per questa Navita si è dotata di mezzi a basso impatto ambientale brandizzati e dotati di sistemi di navigazione e tracciabilità satellitare GPS per essere localizzati, verificare il percorso e ottenere informazioni sull’operatività. Contemporaneamente – prosegue – sono state portate avanti numerose iniziative informative e formative per i cittadini con campagne di comunicazione mirate, laboratori nelle scuole, la creazione delle due App per bambini e adulti, una pagina facebook, sito internet e numero verde che hanno contribuito a chiarire dubbi e gestire segnalazioni su disservizi o abbandoni. Tutto questo non basta ancora – conclude – adesso la sfida si fa ancora più interessante. Ed è per questo che, di concerto con l’amministrazione comunale stiamo valutando le migliori strategie da mettere in campo per raggiungere nuovi e più importanti risultati tesi a una sempre crescente tutela dell’ambiente e alla razionalizzazione e diminuzione delle spese per i cittadini”.

“Stiamo vivendo un momento storico memorabile: una rivoluzione pacifica che ha cambiato definitivamente l’aspetto e le abitudini della nostra comunità, una rivoluzione paragonabile all’avvento dell’elettricità o del metano nelle nostre case – sostiene l’assessore alle Politiche Ambientali, Antonello Palmisano -. Al termine del primo anno abbiamo raggiunto traguardi che fanno invidia alla maggior parte dei comuni pugliesi, con ripercussioni positive per la nostra economia con: la riduzione della produzione procapite di rifiuti dai 47,5 kg del 2015 ai 39,5 kg del 2017; la riduzione dell’ecotassa da 25,82 euro a 5,17euro per tonnellata, la vendita dei materiali differenziati ai consorzi di riciclo; la diminuzione dei costi per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati con un risparmio medio del 13% sulla Tari. La partita che siamo stati chiamati a giocare è molto importante e l’abbiamo vinta tutti insieme grazie a un lavoro di squadra che non lascia spazi di celebrazione individuale, ma solo un profondo senso di appartenenza ad una grande comunità. Per questo – conclude – è doveroso da parte mia un ringraziamento per tutti i cittadini virtuosi (utenze domestiche e non domestiche), per gli operatori e lo staff della NAVITA srl, per l’Ufficio Ambiente del Comune e la sig.ra Giuliani, e infine per il Comando e gli agenti di Polizia Municipale che hanno contribuito a raggiungere i risultati premiati”.

Grazie ai mastelli intelligenti, dotati di codice identificativo personalizzato per ciascuna utenza, e ai lettori RFID in dotazione agli operatori i rifiuti hanno iniziato ad avere un percorso tracciato. In questo modo è stato possibile sin da subito attivare il monitoraggio delle varie fasi di conferimento, raccolta, trasporto e trattamento/smaltimento e grazie all’RFID, gli operatori hanno iniziato a geocodificare i ritiri e segnalare anomalie di conferimento e la loro tipologia. È stata così avviata la fase di reportistica giornaliera dei conferimenti per ogni utenza e la creazione di report aggregati per territorio attivando così un monitoraggio indiretto del territorio che, insieme ai controlli dei nuclei di verifica ambientale, è andato a individuare chi commetteva errori intervenendo per evitare che queste situazioni si ripetessero, e a sanzionare chi invece volontariamente aveva scelto di trasgredire abbandonando i rifiuti.

Dal bilancio del sistema di raccolta differenziata porta a porta iniziato a dicembre 2016 e chiuso a dicembre 2017 emerge che per i 12.963 abitanti sono stati distribuiti 5.786 kit per la differenziata (di cui 5.311 per utenze domestiche e 475 per utenze non domestiche) e sono state riscontrate 1950 anomalie in un anno (di cui 1843 tra utenze domestiche e 107 tra utenze non domestiche). Analizzando il report aggregato per volumi delle utenze domestiche si evince che l’organico rappresenta il 41,4% dei conferimenti dei cittadini, seguito da imballaggi di plastica e metallo con il 24%, indifferenziato per il 18,7%, carta per il 11,3% e infine vetro per il 4,7%. Per le utenze non domestiche, invece, il report aggregato per volumi si compone per il 33,2% da indifferenziato, seguito da 31,3% per imballaggi di plastica e metallo; 22,5% per organico; 6,9% per imballaggi di cartone, 1,5% per la carta e infine vetro per il 4,5%.

 

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