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Coldiretti Puglia: “Parco nazionale del Gargano senza un presidente da un anno: serve integrare attività agricola”

Pubblicato da: redazione | Mer, 27 Giugno 2018 - 21:00
Parco Nazionale Gargano

La necessaria riforma in materia di parchi rappresenta una tappa fondamentale per restituire ruolo e reputazione ad organismi in grado di promuovere progetti innovativi basati sulla collaborazione tra imprese e luoghi in vista di uno sviluppo locale sostenibile e va sostenuta in ogni sede competente perché finalmente venga approvata dal Governo. E’ quanto afferma la Coldiretti Foggia, in merito al dibattito sul Parco Nazionale del Gargano, senza presidenza da un anno e con una programmazione di attività da avviare e finanziare.

“Serve una maggiore integrazione tra il Parco nazionale del Gargano e le attività agroalimentari presenti nell’area che possono considerarsi tra quelle di maggiore rilevanza economica per la provincia, considerato che il Parco copre un’area di più di 120.000 ettari ospitando innumerevoli habitat, specie vegetali e animali della biodiversità nei territori di ben 18 comuni”, dichiara Giuseppe De Filippo, Presidente di Coldiretti Foggia.

“Si tratta evidentemente di una realtà economica di grande rilevanza – conclude De Filippo – che ha bisogno di essere adeguatamente rappresentata in seno agli organi di gestione del Parco del Gargano”.

Soprattutto – precisa Coldiretti Foggia – deve affermarsi l’orgoglio di vivere nei parchi da parte degli agricoltori residenti, nella convinzione, fatta propria dalla proposta di legge, che solo un’agricoltura che produce fa bene all’ambiente.

“A 27 anni dall’istituzione del Parco Nazionale del Gargano – fa sentire la sua voce da Vico del Gargano Guido Cusmai, Presidente dei giovani imprenditori di Coldiretti Foggia – i parchi si devono dare una precisa missione di scopo, quella di diventare laboratori di sviluppo della multifunzionalità agricola e di rendere protagoniste le collettività residenti, uno strumento in ‘equilibrio costruttivo’ con il mondo economico e sociale dell’area, in grado di migliorare realmente la salubrità della vita e dell’ambiente e promuovere, al contempo, le pratiche agrarie caratteristiche dell’area.”.

Particolare valore – sottolinea Coldiretti Foggia – è da riconoscere alla partecipazione degli agricoltori nei consigli di gestione delle aree protette in vista di superare la marginalità e integrare i parchi nel complessivo sistema istituzionale garantendo il necessario consenso sociale.

“La discussione circa la governance del Parco Nazionale del Gargano – aggiunge Marino Pilati, direttore di Coldiretti Foggia – non può prescindere da una chiara volontà tesa a garantire il necessario punto di mediazione tra le attività antropiche, quali agricoltura, pastorizia, allevamenti e le funzioni di tutela e preservazione dell’ambiente”.

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