“Chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri interessi. La guerra è la piaga che tragicamente assale questa amata terra. Ne è vittima sopratutto la povera gente. È una gravissima responsabilità che pesa sulle coscienze delle nazioni, in particolare quelle più potenti. La speranza ha il volto dei bambini. In Medio oriente da anni un numero spaventoso di piccoli piange morti violente in famiglia. Questa è la morte della speranza”. Queste le parole di Papa Francesco al termine dell’incontro questa mattina con i patriarchi del Medio Oriente. Quella appena conclusa è stata una giornata densa di significato e Papa Francesco ha scelto proprio Bari, che custodisce le reliquie di San Nicola, per riunire i patriarchi e lanciare un messaggio di pace al mondo.
Giunto in elicottero alle 8 e 15, il Pontefice è sceso nella cripta di San Nicola per pregare sulla tomba del patrono della città. Subito dopo, a bordo di un bus scoperto, ha raggiunto largo Giannella per un momento di preghiera con oltre 70mila fedeli. La città è stata invasa da pellegrini da tutta Italia e anche dall’estero. Migliaia le bottiglie d’acqua e i cappellini per proteggersi dal sole, distribuiti dai volontari. La città ha seguito così una visita che ha bloccato per diverse ore l’intero Murattiano con strade libere dalle auto e occupate da migliaia di fedeli e curiosi.
“Oggi noi baresi dobbiamo essere orgogliosi della nostra città – ha detto il sindaco Antonio Decaro – Il nostro mare ha abbracciato Papa Francesco e i Patriarchi delle Chiese cristiane, che insieme, hanno pregato per la pace in Medio oriente. Da Bari è salpato un messaggio di pace per le terre e i popoli devastati dalla violenza della guerra. Ancora una volta abbiamo dimostrato la bellezza di Bari a tutto il mondo, dei nostri luoghi, ma soprattutto della nostra comunità. Perché come ha detto Papa Francesco Bari è la “città dell’incontro e città dell’accoglienza”.
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(hanno collaborato Vincenzo Damiani, Daniele Leuzzi, Nino Colaianni)