Deficit da oltre 25 milioni e 670mila euro per la Cassa Prestanza del Comune di Bari. Oggi i consiglieri comunali di opposizione Michele Caradonna, Michele Picaro, Giuseppe Carrieri e il candidato sindaco del centrodestra Pasquale Di Rella, hanno duramente contestato l’operato del sindaco Antonio Decaro e del vice, presidente della Cassa Prestanza, Pierluigi Introna.
“Siamo di fronte a cifre ancora più elevate rispetto a quelle da noi ipotizzate – denunciano – che incrementano le preoccupazioni e la gravità della problematica. Agghiacciante è la soluzione proposta da ultimo da Decaro e Introna. Si ipotizza la liquidazione della Cassa e come “ipotesi equa” il pagamento ai pensionati di quanto versato negli anni. Ai dipendenti, la restituzione di quanto residuerà dal pagamento ai pensionati, ai quali verrà corrisposta “anche una piccola somma in più”. Una soluzione invero assolutamente iniqua – continuano – giacché dopo il pagamento ai pensionati rimarrà ben poco, nonostante identico sia il diritto degli iscritti alla Cassa alla ripetizione delle somme versate; siano essi pensionati che ancora dipendenti. In questo guazzabuglio, iniziano peraltro a “piovere” decine e decine di ingiunzioni giudiziali di pagamento, richieste e ottenute dagli iscritti alla Cassa ormai cessati dal servizio. Ingiunzioni alle quali si oppone la Cassa con alcuni avvocati che avanzano tesi difficilmente sostenibili e che comunque impegneranno i tribunali per molti anni. La seduta monotematica richiesta e fissata per oggi dai consiglieri di centrodestra, mira dunque a fare chiarezza sulla intricata e penosa vicenda di Cassa Prestanza, prima dello scioglimento del consiglio comunale e prima che la patata bollente sia passata al nuovo sindaco e ai nuovi consiglieri”.
I consiglieri hanno chiesto: la rimozione di Introna da presidente, la nomina di un Commissario Giudiziale per avere chiarezza su quanto avvenuto; l’interruzione del decorso della prescrizione nei confronti di tutti gli amministratori degli anni passati. “Se la soluzione del sindaco Decaro e della sua maggioranza è quella rappresentata in alcuni prospetti – concludono – che venga cristallizzata in atti amministrativi consiliari che impegnino il Sindaco a dar corso alle inique proposte di liquidazione che avvantaggiano alcuni a discapito dei tantissimi dipendenti in servizio ai quali non resterà che un pugno di.mosche a fronte delle decine di migliaia di euro versati negli anni”.