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Coronavirus, in Puglia somministrate più di 1800 dosi di vaccino. Undicesimo posto nella classifica nazionale

Pubblicato da: redazione | Sab, 2 Gennaio 2021 - 10:30

Secondo il dato aggiornato al primo giorno dell’anno e riportato dal portale online del commissario straordinario per l’emergenza, in Puglia sono 1884 le dosi di vaccino anti-Covid già somministrate, su un totale di 25.855 già nelle disponibilità della Regione. Una percentuale di somministrazione che si attesta, dunque, al 7,3% e che ferma la Puglia all’undicesimo posto della classifica nazionale, che si basa sul rapporto tra le dosi ricevute e quelle somministrate.

A livello nazionale, sono attualmente 45.667 le persone che hanno già ricevuto il vaccino contro il Coronavirus, secondo quanto riportato dal portale online del commissario straordinario per l’emergenza. La prima fase della vaccinazione, che ha preso il via tra il 30 e il 31 dicembre, a seconda delle Regioni d’Italia, sta interessando gli operatori sanitari e socio-sanitari, per un totale attuale di 40.148 persone già vaccinate. Coinvolto anche il personale non sanitario – di cui sono 2.181 coloro che hanno già ricevuto il vaccino – e gli ospiti delle residenze per anziani (3.338 vaccini già somministrati). 

La fascia d’età più vaccinata è quella che rientra tra i 50 e i 59 anni (13.086 dosi già ricevute), seguita da quella compresa tra i 40 e i 49 anni (10.475 dosi) e dai 30 ai 39 anni (7.972 dosi). Quanto ad una prima classificazione territoriale, in testa per numero di vaccini già somministrati la Provincia autonoma di Trento, con 1730 dosi, pari al 34% di quelle disponibili. A seguire la Regione Lazio, con 9.301 vaccini pari al 20,3% delle dosi a disposizione e il Friuli Venezia-Giulia con 1.948 vaccinazioni pari al 16,3% di quelle disponibili. 

Intanto, dall’organizzazione mondiale della sanità è giunta, nelle scorse ore, l’approvazione del vaccino Pfizer-BioNTech. Si tratta di una decisione che rappresenta una svola per i Paesi in via di sviluppo privi di propri organismi di regolamentazione in materia sanitaria, che potranno così accelerare i loro iter per il via libera al vaccino ed iniziare i relativi programmi di immunizzazione.

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