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Bari, stop all’inquinamento acustico: città divisa in zone e limiti alle emissioni

Pubblicato da: redazione | Gio, 13 Maggio 2021 - 13:34

Aggiudicata, in via provvisoria all’Airis srl di Bologna, la redazione del piano di zonizzazione acustica (PZA) del Comune di Bari. Lo rende noto l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli.  Il Piano di zonizzazione acustica è uno strumento che, partendo dalla pianificazione urbanistica e dalla situazione realmente esistente, suddivide la città in zone o classi “acusticamente” omogenee, attribuendo a ciascuna di esse un preciso limite alle emissioni prodotte da sorgenti rumorose, fisse o mobili. Si tratta di una sorta di Piano regolatore generale del rumore in quanto conferisce “disciplina” acustica alle attività potenzialmente rumorose al fine di tutelare l’ambiente esterno e abitativo e salvaguardare la salute pubblica da alterazioni conseguenti all’inquinamento acustico.

Il servizio, va specificato, dovrà garantire tutte le attività necessarie all’elaborazione e approvazione, da parte della Città Metropolitana di Bari, del piano in conformità alle disposizioni di legge vigenti e, in particolare, alla L. 447/1995 (legge quadro sull’inquinamento acustico) e alla L.R. 3/2002, nonché all’attuale assetto del territorio. “Migliorare la qualità dell’ambiente urbano – ha commentato Pietro Petruzzelli – è un impegno che si concretizza anche con il lavoro per la riduzione dell’inquinamento acustico. La redazione del nuovo piano ci consentirà di suddividere la città in aree acusticamente omogenee e, quindi, di pianificare delle azioni laddove sono state riscontrate maggiori criticità, ad esempio nei pressi delle scuole e degli ospedali. Per formulare al meglio questo piano chiederemo all’aggiudicatario del servizio, una volta terminata la procedura pubblica, di organizzare un percorso partecipativo che consenta ai cittadini interessati di presentare osservazioni, segnalare situazioni specifiche o portare a conoscenza dei tecnici elementi aggiuntivi da contemplare nella redazione del documento” – ha concluso.

Nelle sue norme di attuazione, il PZA potrà prevedere adempimenti preliminari a carico di chi intende effettuare trasformazioni urbanistiche ed edilizie o utilizzare il patrimonio edilizio o ancora svolgere attività rumorose e temporanee. Potrà, inoltre, dettare norme in materia di esposizione all’inquinamento acustico nonché proposte di aggiornamento della disciplina delle attività rumorose e temporanee. Dalla redazione del piano potranno emergere, in considerazione della situazione urbanistica ormai consolidata, situazioni “critiche” per le quali la normativa prevede che i Comuni redigano dei piani di risanamento. Il Comune di Bari, peraltro, è stato individuato dalla Regione come macroagglomerato per la redazione della Mappa acustica strategica e del conseguente piano d’azione, che recepisce i contenuti di eventuali piani di risanamento.

L’aggiudicatario dovrà dunque predisporre degli elaborati del Rapporto preliminare ambientale, ai fini della procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nonché l’eventuale rapporto ambientale qualora il PZA risulti poi soggetto alla Valutazione Ambientale Strategica e degli atti correlati.

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