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Bari, ritiravano senza autorizzazione elettrodomestici usati e li lasciavano in un deposito – discarica: 5 denunciati – FOTO

Pubblicato da: redazione | Lun, 6 Giugno 2022 - 07:15

Nell’ambito dei controlli e delle indagini di polizia giudiziaria che la Polizia Locale di Bari svolge quotidianamente per la difesa dell’Ambiente e la corretta Gestione dei rifiuti, gli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria ed ambientale della P.L. barese hanno denunciato all’A.G. lo scorso sabato – a vario titolo – 5 persone e sottoposto a sequestro un veicolo, aree e depositi in località Stanic a Bari, stesso sito già oggetto di precedenti interventi e sequestri per le stesse fattispecie penalmente rilevanti ed accertate alcuni anni fa.

Le indagini sono iniziate alla metà del mese di maggio allorquando una pattuglia in una zona del quartiere Libertà ha notato, antistante il deposito di un esercizio commerciale di elettrodomestici, due uomini intenti a caricare su un vecchio furgone, elettrodomestici nuovi ed imballati, tra cui frigoriferi e lavatrici.

Dagli accertamenti sui Pubblici Registri, si evinceva che il veicolo era immatricolato ad uso proprio ed il proprietario del mezzo non risultava essere iscritto nell’Albo dei gestori Ambientali nella prescritta categoria, requisito necessario considerato che la consegna di un apparecchio nuovo presso il domicilio del consumatore fa presupporre, quasi sempre, il ritiro di un apparecchio usato.

Nei giorni successivi si avviava una intensa attività di osservazione, pedinamento ed appostamenti per seguire le attività svolte con il predetto autocarro accertando più volte gli stessi due soggetti intenti a caricare elettrodomestici nuovi (frigoriferi e lavatrici) sul medesimo autocarro ed eseguire consegne in diversi quartieri cittadini di ritirando contestualmente gli apparecchi in disuso che costituiscono naturalmente RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Ogni giorno al termine delle consegne il veicolo si dirigeva all’interno di un suolo recintato sito nel quartiere Stanic, ove sono presenti locali adibiti a deposito, e scaricava parte della merce trasportata.

Nei giorni scorsi gli agenti, hanno effettuato l’accesso ispettivo all’interno dell’area recintata utilizzata come luogo di scarico della merce sorprendendo il mezzo e i suoi due trasportati nei pressi di un box metallico ove si apprestavano a scaricare RAEE.

I due soggetti sono risultati privi dell’autorizzazione per il trasporto per conto terzi, oltre che del contratto stipulato con la ditta committente la consegna e recupero dei vecchi elettrodomestici da smaltire, senza iscrizione all’Albo Gestori Ambientali per la categoria prevista e dei documenti di trasporto dei RAEE ritirati presso i consumatori, conformi al modello di cui all’allegato II del DM 65/2010.

Pertanto l’autocarro è stato sottoposto a sequestro giudiziario per trasporto di RAEE in assenza iscrizione all’Albo Gestori Ambientali nonché privi del documento di trasporto relativo ai RAEE pericolosi.

Al conducente, nonché proprietario del veicolo, venivano inoltre contestate violazioni amministrative per :
violazione all’art. 193-258 co°4 del D.lvo 152/06, perché trasportava altri rifiuti non pericolosi, costituiti da RAEE ( lavatrici e cucine) senza i prescrittivi documenti di trasporto conformi all’allegato II del DM 65/10 (sanzione pecuniaria da 1.600 a 10.000 euro) ;
violazione all’art. 82 co. 8 e 10 del Codice della Strada, perché utilizzava un veicolo adibito ad uso proprio, per un uso diverso (sanzione pecuniaria fino a 344 € e sospensione della carta di circolazione da 1 a 6 mesi);
violazione all’art. 26 co. 1 della legge 298/1974, perché esercitava abusivamente l’attività di autotrasporto per conto terzi (previsto il fermo amministrativo del veicolo di 3 mesi ed una sanzione pecuniaria fino ad euro 12.390).

Nell’area di scarico, gli agenti hanno identificato inoltre due soggetti (un uomo ed una donna di nazionalità straniera) risultati titolari di una ditta di commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari e procedevano al sopralluogo ed ispezione di tutto il complesso immobiliare di cui i soggetti identificati risultavano essere i locatari, costituito da un piazzale di circa 3000 mq, da due locali deposito delle dimensioni complessive di mq 1.000 circa con 12 box.

All’interno del deposito sono state rinvenute ingenti quantità di rifiuti, anche pericolosi, costituiti da decine di balle incellophanate, contenenti stracci ed indumenti usati, pronti per la spedizione senza alcun trattamento preliminare, oltre un centinaio di RAEE costituiti da frigoriferi, lavatrici, condizionatori e televisori, numerosi rotoloni di moquette, materassi, il tutto ammassato in promiscuità, oltre che abbandonato in maniera incontrollata, pneumatici usati, decine di traversine ferroviarie in legno, pezzi di carrozzeria e parti di motori di veicoli.

Considerato che i predetti locatari dell’area di scarico erano privi degli atti autorizzatori per la corretta gestione dei rifiuti, in quanto ricevevano e gestivano abusivamente ingenti quantità di rifiuti, pericolosi e non, si è configurata a loro carico la violazione agli artt. 256-259 del T.U.A.
I locali depositi e le aree interessate al conferimento incontrollato dei rifiuti, pericolosi e non, sono state tutte sottoposte a sequestro e nominato custode giudiziario il proprietario del compendio immobiliare.

Le attività degli Agenti della P.L. sono proseguite contestualmente presso l’esercizio commerciale di elettrodomestici che commissionava la consegna degli elettrodomestici venduti, con obbligo di ritiro dell’eventuale reso da smaltire, ove si verificava che l’attività risultava iscritta all’Albo Gestori Ambientali, ma da un attento esame, si evinceva che la comunicazione presentata all’’Albo dei Gestori Ambientali, non indicava i mezzi da utilizzare per il trasporto dei RAEE, e neppure il luogo di deposito preliminare dei RAEE, prima del conferimento al centro di raccolta.

Non risultava altresì mai contrattualizzato il Servizio per il trasporto conto terzi delle AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) presso gli acquirenti, né alcun schedario di carico e scarico numerato dei RAEE ritirati e nessun documento di trasporto come prescritto dal D.M. 65/10.

A carico del titolare dell’attività commerciale è stato ipotizzato il concorso nel reato di gestione illecita dei RAEE, in quanto gli stessi venivano ritirati presso i consumatori da soggetti non autorizzati al ritiro che invece di conferirli ad un centro di raccolta autorizzato, cosi come previsto dall’art. 6 co°1 del D.L.vo n. 151/2005, li trasportavano illecitamente nell’area già posta sotto sequestro, senza alcun tipo di tracciamento dei rifiuti stessi.

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