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Covid, donarono 16 ventilatori polmonari: il Policlinico di Bari ringrazia gli olivicoltori

Pubblicato da: redazione | Sab, 24 Dicembre 2022 - 09:00
la cerimonia 3

Si è tenuta mercoledì 21 dicembre 2022, nel reparto di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza del Policlinico di Bari, la consueta cerimonia di benedizione del Santo Natale, che ha visto partecipe Giovanni Bucci, presidente della OP Oliveti Terra di Bari, nonché vicepresidente di CIA Agricoltori Levante.

La dirigenza del Policlinico, col suo invito a Giovanni Bucci, ha voluto ringraziare da parte dell’intero reparto sanitario la OP Oliveti Terra di Bari per l’importante atto di solidarietà che ha visto protagonista l’intero sistema cooperativo aderente all’Organizzazione di Produttori, durante il periodo più buio della pandemia del 2020. In tale occasione, infatti, le otto cooperative olivicole del sistema OTB hanno deciso di apportare il loro solidale contributo al sistema sanitario in grave affanno, donando al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari 16 ventilatori polmonari, provenienti direttamente dagli Stati Uniti.

“È un gesto che abbiamo fatto senza clamore – ha spiegato il presidente Bucci- ma che è sorto spontaneo e che è stato fortemente voluto da tutto il sistema cooperativo appartenente all’ O.P. Oliveti Terra di Bari e dal presidente Gennaro Sicolo, mio predecessore in tale veste. Questo atto di solidarietà nasce dalla volontà degli olivicoltori, i quali hanno avuto una sensibilità particolare in relazione al disagio causato dalla pandemia da coronavirus. Questo lo dico perché i nostri produttori si sono trovati e si trovano a vivere e a combattere con una ulteriore pandemia, in questo caso vegetale, causata dalla Xylella. Il batterio si è fatto strada facilmente fra distese di ulivi, come il virus covid-19. Dall’ottobre 2013 la batteriosi da Xylella fastidiosa, subsp. pauca ceppo ST53, ha falcidiato il Salento e insidiato le province confinanti.

Anche in questo caso l’agente è venuto da lontano, letale e sconosciuto per gli effetti sull’olivo, con cui non era entrato in contatto nel suo areale di origine. Un salto di specie, questa volta vegetale. Il risultato lo conosciamo: milioni di olivi distrutti in poco tempo, l’olivicoltura e il paesaggio devastati. Anche difronte a tale emergenza, furono consultati esperti e scienziati, che non avendo cure o rimedi pronti, suggerirono l’eradicazione delle piante infette e di quelle limitrofe e un cordone sanitario che isolasse completamente le zona infette. Le misure furono prese con un certo ritardo e per gran parte vanificate da ulteriori ritardi nell’attuazione, a causa di polemiche, proteste, disinformazione, ricorsi. Ancora oggi, gli olivicoltori attendono l’istituzione di un Commissario straordinario, come nel caso della pandemia da Covid 19, che abbia pieni poteri e che possa porre in essere, con gli strumenti adeguati, le misure idonee a frenare la Pandemia da Xylella e sostenere la rigenerazione del patrimonio olivicolo ormai distrutto”.

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