“Piazza prefettura, esterno sera. In barba a qualsiasi idea di ordinanza anti-posteggiatori 4 squadre diverse si contendevano a mano più o meno non armata i metri del grande spazio. In barba a DASPO e fesserie varie”. Inizia così il racconto di Domenico Mortellaro, noto criminologo Barese, che ha voluto affidare ai social la disavventura di cui è stato testimone solo poche sere fa, assieme alla sua famiglia.
“Una lama per quanto? 1 euro? Se te le danno – prosegue nel racconto – io di grattino ho pagato già 5 euro appena arrivato. Ringrazio il mio saper stare per strada, il mio saper parlare per schemi, il mio essere convincente. Ho chiarito in maniera inequivocabile a tutti che soldi non ne stavano e che ero con moglie e figlio, che mi agitavo se loro si impressionavano. I baresi, forse più sensibili a certi registri e temi, hanno alzato le mani e detto ‘TEN RASCION JIDD’. Hanno continuato a litigare tra coppie, dopo. Per chi faceva parcheggiare sul mio posto. Uno aveva il coltello. Io sono ripartito tranquillo. Non tutti hanno il sangue freddo e i registri di alcuni, però. E non è giusto, con quel che già si paga, onestamente, alla colonnina, che ci si debba sentire presi in giro quando si dice ‘lotta dura senza paura’ e la piazza dove sta la Prefettura alle 20:15 è un ring per risse reali tra baresi, magrebini, cingalesi e resto del mondo. A coltelli e bottiglie, sottolineo. Sorridi, sei a Bari! Io la storia di una organizzazione come la Camorra Barese l’ho scritta per primo. Una cosa mi duole dirla. Quando dagli ‘80 ai 2000 i parcheggi, tutti, stavano in mano ai Campanale, tutto questo tristemente non capitava” – conclude.
Foto repertorio