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Stop alla mensa a scuola per i morosi: la decisione nel Barese

La sospensione riguarderà anche chi nell'anno in corso, sia debitore anche di 10 euro

Pubblicato da: redazione | Gio, 21 Settembre 2023 - 14:28
mensa scuola

La giunta del Comune di Gravina  ha stabilito la sospensione del servizio per gli alunni, le cui famiglie, risultino inadempienti con il pagamento della retta. In particolare, “la sospensione  riguarda coloro che prima dell’avvio del servizio per l’anno scolastico 2023-2024, non abbiano regolarizzato la propria posizione debitoria maturata nel periodo che va dal 1 ottobre 2019 sino alla fine dello scorso anno scolastico” (maggio 2023).

Con lo stesso provvedimento la Giunta Municipale ha stabilito, a partire dall’anno scolastico 2023-2024, “la sospensione del servizio nei confronti di coloro che, nell’anno scolastico in corso, siano debitori nei confronti del Comune di Gravina in Puglia della somma di € 10,00”, ossia il costo relativo a cinque pasti. La sospensione verrà meno ricaricando la somma attraverso i metodi di pagamento previsti nella Carta dei Servizi Ristorazione Scolastica.

Effettuando la ricarica sulla piattaforma digitale “Spazio Scuola”, ditta appaltatrice, Comune e famiglia potranno vedere in tempo reale l’avvenuta operazione. Dopo le verifiche effettuate dall’Ufficio Avvocatura che ha riscontrato una considerevole situazione debitoria che necessita di essere regolarizzata, la Giunta Comunale ha dato mandato al Dirigente dell’Area Amministrativa di adottare tutti gli atti propedeutici al recupero delle somme, con ulteriore aggravio di somme per le famiglie inadempienti. Nei giorni scorsi è stata inviata comunicazione ai dirigenti scolatici affinché anche le scuole potessero informare le famiglie. Tale provvedimento non riguarda le famiglie indigenti che sono già esonerate dal pagamento del servizio mensa.

Dichiarazione dell’Assessore con delega alla Pubblica Istruzione Avv. Felicetta Cilifrese: “Quella presa dalla Giunta è una decisione difficile ma necessaria, assunta dopo lunga e puntuale riflessione, ma è una decisione dovuta per ristabilire le regole e gli obblighi nei confronti del servizio mensa che, lo ricordo, è un servizio a domanda individuale ovvero richiesto dalle famiglie stesse. Tengo a sottolineare che questo provvedimento non interessa le famiglie che si trovano in stato di indigenza, in quanto le stesse sono già esonerate dal pagamento del servizio mensa. Al fine di scongiurare sgradevole situazione, invito vivamente tutte le famiglie che usufruiscono di questo servizio a verificare la loro posizione e, nel caso, a regolarizzarla il prima possibile, per evitare spiacevoli episodi che rischierebbero di mortificare in primis i bambini. In queste ore incontrerò i Dirigenti Scolastici per discutere la questione anche con loro”.

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