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Bari poco sicura, generazione Z: “Abbiamo paura ad uscire soli”

Generazioni a confronto: i ragazzi nati tra il 1996 e il 2010 vivono il senso di paura causato dall'aumento della violenza in città - VIDEO -

Pubblicato da: Adalisa Mei | Sab, 11 Novembre 2023 - 13:15
ragazzi petruzzelli per strada

Hanno paura i ragazzi della generazione Z, hanno paura dei loro stessi coetanei. E a Bari  dicono  di non sentirsi per nulla al sicuro. Soprattutto se sono soli e soprattutto quando scende la sera. Fa paura la città quindi e non solo alle donne, anche i ragazzi temono la violenza di strada, soprattutto dopo i recenti fatti di cronaca che raccontano di angherie brutali commesse tra giovanissimi, sotto gli occhi di tutti.

La generazione Z comprende i ragazzi nati tra il 1996 e il 2010. Si tratta di giovani del futuro che combattono giornalmente contro il senso di paura causato dall’aumento della violenza a Bari e dal degrado della città.  La loro insicurezza la soffrono per strada. La stessa che vive Lorenzo, un tredicenne che risiede nel pieno centro murattiano. Lui come ogni ragazzo della sua età sente il desiderio di uscire e divertirsi con gli amici, ma vive nell’ansia che qualcosa di brutto possa accadergli. Un timore che si placa se è in compagnia di qualche suo coetaneo: “Nella mia città – racconta – mi sento al sicuro quando sono con il mio gruppo di persone, nelle zone frequentate da tanta gente e nei locali”. Lorenzo però è insicuro in alcune “zone isolate e quando sono solo”. I ragazzi sono informati su quanto accade nella loro città. Sugli atti di bullismo e sulla violenza gratuita, quella subdola. Quindi Lorenzo parla di accoltellamenti e di risse come un tema che lui conosce e di cui teme di poterne cadere vittima. Chiede una città più sicura quindi.

“E’ possibile che debba avere così paura se sono da sola per strada? – si chiede invece Valeria, una ragazza nata nel 2010 che ha deciso arbitrariamente di frequentare solo alcuni locali della città. Esce per mangiare qualcosa con le sue amiche e poi non ama trascorrere il suo tempo per le strade di Bari. Lì  si sente vulnerabile. Un’angoscia tra l’altro condivisa e vissuta da tante ragazze che come Valeria ci pensano due volte prima di uscire di casa da sole, anche solo per una passeggiata al parco.

La violenza di strada è quasi sempre gratuita e incontenibile. Non è limitata ad ambienti degradati o alle zone cosiddette ‘malfamate”. L’ultima aggressione in piazza Ferrarese ne è la dimostrazione. Un giovane turista preso a calci e pugni da un branco di ragazzi violenti. Un pestaggio sotto gli occhi di tutti. E finiscono innumerevoli volte sulle pagine di cronaca le risse a piazza Umberto.

L’allarme però non è anche solo circoscritto a Bari. Si tratta di una emergenza nazionale. Secondo un’indagine che l’Istat ha compiuto nel 2021 tra gli allievi delle scuole secondarie di primo e secondo grado infatti il 10,3% dei ragazzi e il 12,5 delle ragazze ha dichiarato di essere stato offeso  o di aver subito aggressioni fisiche. In particolare il 4,2% degli studenti e il 5,3% delle studentesse delle scuole secondarie ha dichiarato di essere stato offeso (anche on line) con soprannomi, parolacce e insulti. Sono stati presi in giro per l’aspetto fisico e il modo di parlare il 3,0% dei ragazzi e il 3,9% delle ragazze. Spintoni, botte, calci e pugni hanno riguardato invece più i maschi (1,1%) che le femmine (0,4%).

 

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