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Bari, droga nell’auto dell’amante: impugnate le sentenze

Ecco la decisione della Procura di Bari

Pubblicato da: redazione | Mar, 12 Dicembre 2023 - 16:38

 La Procura di Bari ha impugnato le sentenze con cui, lo scorso 2 ottobre, la gup Antonella Cafagna aveva assolto l’avvocato Gaetano Filograno e prosciolto il collega – e consigliere comunale del centrosinistra – Nicola Loprieno dall’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti ‘perché il fatto non sussiste’. Per la giudice, Filograno e Loprieno avrebbero “innegabilmente” (come scritto nella sentenza) ordito un complotto per far sì che la Guardia di Finanza, durante un controllo, trovasse 26 grammi di cocaina nella macchina dell’allora amante – e attuale compagno – della ex moglie di Filograno, ma quella condotta andrebbe qualificata al massimo come simulazione di reato, ormai prescritto. Una condotta giudicata “del tutto estranea” all’evento che l’articolo 73 del testo unico degli stupefacenti intende punire, cioè “la circolazione della droga mediante cessione al consumatore” e la tutela dei valori della salute pubblica, della sicurezza e dell’ordine pubblico. La droga sarebbe poi materialmente stata posizionata nell’auto della vittima da una terza persona rimasta ignota.

La Procura ritiene però che la gup “abbia erroneamente valutato e qualificato tale condotta” (come si legge nell’atto di appello) perché, affinché si configuri il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, non sarebbe chiesto “un dolo specifico”, ma sarebbe “specificamente prevista e punita la condotta di consegna ‘per qualunque scopo’”. A supporto di questa tesi, poi, ci sarebbero “pronunce costanti” della Cassazione. “La condotta del ‘procurare ad altri’ – si legge ancora nell’appello – non poteva che essere stata preceduta dalle condotte di acquisto, ricezione o comunque detenzione di cocaina (per uso non esclusivamente personale)”, condotte che per la Procura integrano la fattispecie di reato contestata. I pm hanno quindi chiesto alla Corte d’Appello di riformare le sentenze, condannando Filograno (per lui erano stati chiesti 4 anni) e rinviando a giudizio Loprieno.

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