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Primitivo di Manduria, vendemmia in calo del 40%, qualità al top

Il caldo e la siccità hanno influito sulla dimensione dei grappoli

Pubblicato da: redazione | Mer, 18 Settembre 2024 - 18:05
uva

 Dalla Puglia meridionale le prime stime della vendemmia per il Primitivo di Manduria che, nonostante un calo della produzione che si aggira intorno al 40% rispetto all’anno precedente, mostra – fa sapere il Consorzio di tutela – una qualità delle uve raccolte che si conferma eccellente. “Abbiamo iniziato la vendemmia con due settimane di anticipo rispetto agli anni passati con una riduzione della produzione di circa il 40% ma indubbiamente – spiega in una nota Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Mandura – abbiamo mantenuto una qualità eccellente per le nostre uve. Il caldo prolungato e la siccità prepotente hanno influito sulla dimensione dei grappoli che risultano più piccoli ma il loro stato di salute è straordinario e la maturazione anticipata ha permesso di ottenere uve con una gradazione alcolica più elevata rispetto agli anni precedenti. Desidero esprimere – aggiunge Pastorelli – un sincero ringraziamento a tutti i viticoltori dei 18 comuni dell’areale che, con il loro lavoro costante e la loro dedizione, hanno reso possibile il successo di questa vendemmia. Il loro impegno quotidiano, anche di fronte a condizioni climatiche complesse è essenziale per preservare e promuovere l’eccellenza del Primitivo di Manduria”.

In termini di mercato, osserva ancora Pastorelli, “stiamo attraversando un momento delicato, segnato da una crisi vitivinicola mondiale di natura ciclica, nella quale, purtroppo, non mancano come ogni anno speculatori senza scrupoli che praticano politiche economiche sleali ai danni dei nostri viticoltori i quali per diverse ragioni si trovano spesso costretti a svendere il proprio prodotto”. Il Consiglio di Amministrazione, in questi anni “ha adottato tutte le misure previste dalla normativa vigente per tutelare il bene comune. Tuttavia, è importante ricordare che non è prerogativa del Consorzio intervenire nelle trattative private. Il calo naturale della pressione produttiva sulla Doc e la conseguente riduzione delle rese Igp porteranno, siamo certi, risultati positivi sul fronte delle giacenze che, attualmente, stanno attanagliando molte delle nostre cantine. Sono fiduciosa – conclude la presidente del Consorzio – perché le crisi spesso aprono la strada al progresso. Continuiamo a lavorare insieme, non solo per mantenere alto il nome del Primitivo di Manduria, ma anche per proteggere e valorizzare questo patrimonio vitivinicolo a livello globale”.

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