“Treni che suonano a tutte le ore, a volte anche di notte, nei centri abitati”. Accade a Palese, a denunciarlo sono alcuni residenti che adesso chiedono barriere acustiche in alcuni punti, in particolare nelle zone a ridosso delle abitazioni per migliorare una condizione “peggiorata negli anni”. Dalle persone che attraversano i binari anche con il passaggio a livello chiuso alla questione riguardante l’abitudine di passeggiare lungo il bordo dei binari, sono solo alcune delle motivazioni per cui, secondo i residenti, ormai da tempo, i capotreni sono costretti a farsi sentire per segnalare la propria presenza. La situazione però, per alcuni, sta diventando insostenibile. Tanto che si pensa anche all’avvio di una petizione.
“Non dovrebbe essere consentito suonare nelle vicinanze delle zone abitate – spiega una cittadina – eppure accade spesso. Comprendo la necessità di avvisare chi attraversa i binari e non me la prendo con i macchinisti, ma il problema sta diventando più grande. Negli anni la situazione è peggiorata, si tratta di inquinamento acustico. Accade a tutte le ore, a volte anche di notte. Ci sono periodi in cui poi è insostenibile. Sarebbe opportuno trovare soluzione, se non si possono far presidiare i passaggi a livello dalle forze dell’ordine perché non alzare barriere acustiche almeno nei pressi delle case che costeggiano la ferrovia”, conclude. Parole a cui fanno eco quelle di altri. “A volte suonano per molto tempo e non si può neanche dormire – spiega un cittadino – di notte onestamente non ho mai sentito suonare, tranne i lavori. Quando ci sono sembra ci sia il terremoto. Ma anche di pomeriggio presto o di mattina è capitato di sentire i treni suonare in maniera insistente. Prima non accadeva mai, tranne in casi eccezionali. Adesso è la prassi perché sempre molte più persone transitano sui binari, attraversano oppure, scesi dal treno, piuttosto che aspettare o prendere l’unico sottopasso che abbiamo, costeggiano i binari. È davvero snervante a volte, vogliamo una soluzione”, ha concluso.
Si tratta soluzioni che, in seguito all’approvazione del progetto definitivo del nodo ferroviario a Nord di Bari, con ordinanza firmata lo scorso 16 aprile e per la quale ora si attende il rifinanziamento dell’opera per procedere ad aggiudicare la gara all’impresa che dovrà redigere il progetto esecutivo, al contrario di quanto richiesto dai residenti, potrebbero tardare ad arrivare. Con la previsione di un alleggerimento del traffico ferroviario nel centro cittadino infatti potrebbero diminuire anche le problematiche in questione. “Ma ci vorrà tempo – spiega infine un’altra residente – e non sappiamo neanche se andrà in porto. Nel frattempo, chissà per quanti anni, dovremo sopportare ancora diversi disagi a cui, avrebbero dovuto pensare prima di tagliare in due un territorio intero”, ha concluso.
Foto Facebook