Persiane chiuse e quando è possibile, tappi alle orecchie. Il chiosco di piazza Risorgimento continua a sollevare i malumori dei residenti del quartiere. Negli scorsi giorni il Comune aveva disposto la chiusura per cinque giorni del chiosco perché avrebbe in maniera recidiva occupato il suolo pubblico con tavolini e sedie senza autorizzazione. Ma a nulla è servito. “La notte non si dorme e poi arriva cattivo odore e siamo costretti a barricarci in casa”. Negli scorsi mesi i residenti avevano fatto seguire alle segnalazioni i fatti con un esposto indirizzato al sindaco Vito Leccese ma anche del Comandante della Polizia Municipale Michele Palumbo e della Asl Bari. A essere segnalata è stata allora come oggi la ‘grave condizione igienico sanitaria e grave pregiudizio alla vivibilità e al decoro urbano ed ambientale che affligge i residenti a causa della presenza del chiosco per la vendita di alimenti’.
Non solo: “il chiosco ‘esercita la sua attività ogni giorno ininterrottamente dalla tarda mattinata fino al mattino seguente con somministrazione di bevande alcoliche e cibi che vengono cotti e preparati sul posto’. Non solo: è occupata larga parte della piazza con numerosi tavoli e sedie di plastica non conformi agli standard di decoro previsti dai regolamenti in materia. Le zone di cottura dei cibi, inoltre – secondo quanto si legge nell’esposto – non sono dotate di adeguati sistemi di aspirazione e filtrazione e quelli esistenti sono comunque tenuti spenti. Non c’è, inoltre, un servizio igienico sanitario a disposizione dei clienti e non vengono tenute pulite ‘le ampie aree di fatto asservite alle attività del chiosco’.
Questo compromette, a detta dei residenti, il riposo dei condòmini per tutta la notte a causa di “intollerabili schiamazzi dovuti allo stazionamento continuo degli avventori del chiosco spesso in stato di progressiva alterazione fisica fino all’alba’. Di conseguenza ‘è impedito l’affaccio su piazza Risorgimento e perfino il necessario arieggiamento e raffrescamento degli appartamenti a causa delle ininterrotte esalazioni di fumi e odori sgradevoli dal pomeriggio all’alba seguente e degli schiamazzi. La piazza è poi cosparsa di rifiuti (tovaglioli, piatti e bicchieri di plastica, lattine, bottiglie, avanzi di cibo), non rimossi dall’esercente. ‘Il lato del fabbricato sulla via Putignani è destinato a deiezioni organiche da parte degli avventori che, come detto, stazionano per tutta la notte sui tavolini del chiosco’. La piazza è teatro fino al mattino di rumorose tavolate, partite di calcio, fuochi d’artificio (questi ultimi hanno ormai indisturbata cadenza quasi quotidiana e spesso rappresentano un concreto pericolo per l’edificio vicinissimo in quanto gli scarti incandescenti si adagiano sui balconi). Per queste ragioni “chiedono a codesta nuova amministrazione i necessari interventi perché, verificato quanto lamentato e le condizioni di esercizio della concessione, sia ripristinato il corretto uso dei beni pubblici, ripristinato il decoro urbano e garantita la vivibilità per i cittadini residenti”.
Nessuna risposta è seguita all’esposto se non la chiusura di cinque giorni del chiosco che di fatto ha cambiato di poco una situazione che – a detta dei residenti “è diventata ormai intollerabile”.