L’ultimo in ordine di tempo è un gatto randagio che giace in una rientranza di via Sangiorgi. Nessun segno di violenza, il felino è inerme da due giorni. L’ennesimo caso di avvelenamento in una città dove lasciare esche agli angoli delle strade o nei giardini pubblici è una moda diffusa. Tantissime le segnalazioni di presunti episodi di avvelenamento cani in alcune zone di Bari. Le zone segnalate anche dal Comune di Bari sono via Postiglione, via Maria Cristina di Savoia, via dei Mille, via Amendola, via Pisacane, area cani di Vico Capurso, via Giuseppe Pellegrini. A queste negli ultimi giorni si è aggiunto anche Parco Maugeri dove due gatti sono stati trovati morti. Il Comune consiglia, per precauzione di utilizzare museruola e guinzaglio, al fine di evitare il contatto tra il proprio animale ed eventuali sostanze tossiche. Ma evidentemente non basta. Il fenomeno si sta diffondendo velocemente.
I consigli – In caso di avvelenamento di un cane per strada, la prima cosa da fare è contattare immediatamente il veterinario. Se il veterinario non è disponibile, chiamare la clinica veterinaria di emergenza più vicina e chiedere se è necessario portare il cane immediatamente o se si può indurre il vomito a casa. Se possibile, raccogliere il potenziale veleno rimanente e, se il cane ha vomitato, raccogliere un campione. Inoltre, segnalare il ritrovamento di bocconi sospetti alla Polizia Locale o ai Carabinieri Forestali.