Un passo avanti importante per la sanità pugliese: gli ospedali di Molfetta e Putignano saranno presto dotati di risonanze magnetiche nucleari da 1,5 Tesla, un’innovazione che porta nuova capacità diagnostica nelle strutture della ASL Bari. Molfetta avrà una risonanza per la prima volta, mentre a Putignano si torna a disporre della macchina dopo la chiusura avvenuta nel 2013. L’investimento complessivo per queste due apparecchiature ammonta a circa 1,5 milioni di euro, parte di un programma più ampio che supera i 40 milioni, finanziato con PNRR, FESR e altre risorse.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: «Grazie a questi nuovi investimenti portiamo a compimento impegni che avevamo preso con le comunità locali. Avere grandi macchine di ultima generazione distribuite strategicamente negli ospedali significa garantire esami di alto livello e maggiore equità di accesso alle cure». Dello stesso avviso l’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, che evidenzia come l’innovazione tecnologica non solo migliori l’efficienza delle strutture, ma contribuisca anche a ridurre i tempi di attesa, permettendo ai cittadini di effettuare esami rapidi e affidabili vicino a casa.
Il direttore generale Luigi Fruscio ricorda che le due nuove risonanze magnetiche rappresentano solo l’ultimo passo di un progetto più ampio, che tra il 2023 e il 2025 ha interessato tutti gli ospedali della ASL. «Investire in tecnologie innovative vuol dire investire in salute – spiega Fruscio – migliorando sia la qualità delle prestazioni sia la quantità di esami a disposizione dei cittadini».
Il potenziamento tecnologico non si ferma qui: entro fine anno il Dipartimento di Radiodiagnostica punta ad aumentare l’offerta con oltre 2.500 risonanze aggiuntive, grazie al coinvolgimento degli ospedali di Altamura, Di Venere, San Paolo e Monopoli e all’estensione degli orari di servizio fino alle 23, sei giorni su sette, inclusa la domenica.
Oltre alle risonanze, il piano di ammodernamento prevede importanti interventi con fondi FESR e PNRR: tra le novità, un secondo angiografo per la cardiologia interventistica di Altamura, microscopi chirurgici per oculistica, sistemi laser, portatili per radioscopia, colonne chirurgiche di ultima generazione e persino un sistema ECMO per la circolazione extracorporea. Molte apparecchiature già installate, come il robot ortopedico di Putignano o i microscopi digitali di Terlizzi, hanno cominciato a migliorare concretamente l’offerta sanitaria.
Sul fronte del PNRR, oltre 13 milioni di euro sono stati destinati al rinnovo di grandi apparecchiature diagnostiche. Ad oggi, quasi il 90% delle macchine acquistate è già operativo, anticipando di gran lunga il traguardo fissato al 30 giugno 2026. Nuovi tomografi, ecografi multidisciplinari, sistemi radiologici digitali e altre tecnologie avanzate sono già in funzione in diversi presidi della provincia di Bari, con ordinativi in corso per ulteriori potenziamenti.