Dal centro storico alle maschere, per il suo carnevale. Oggi siamo a Putignano, un angolo della Puglia dove il tempo sembra scorrere tra risate e misteri sotterranei, tra la luce delle pietre e il profumo del mare che arriva da lontano. Si tratta di un borgo dell’entroterra barese che si adagia sulle alture della Murgia, a poco più di quaranta chilometri da Bari. Una città che unisce in sé due anime: quella profonda, scavata nella roccia, e quella leggera, fatta di coriandoli, cartapesta e musica.
La città del Carnevale più antico d’Europa
Il nome di Putignano è legato indissolubilmente al suo Carnevale, uno dei più antichi e tradizionali d’Europa. Ogni anno, da gennaio fino al Martedì Grasso, le strade si riempiono di carri allegorici, maschere e colori, in una festa che affonda le radici nel 1394, quando le reliquie di Santo Stefano furono trasferite qui da Monopoli. Quella processione divenne, col tempo, un rito popolare fatto di risate, scherzi e libertà, tramandato fino a oggi. Ma non solo, il Museo Diffuso del Carnevale, dislocato nel cuore del borgo antico, racconta questa storia secolare attraverso fotografie, costumi, bozzetti e laboratori di cartapesta. Un percorso che non è solo memoria, ma anche esperienza: i visitatori possono assistere alla nascita dei carri e persino cimentarsi con la pasta di carta, come veri maestri artigiani.
Un centro storico “senza tempo”
Putignano non vive solo di festa, ma anche di pietra e silenzio. Il suo centro storico, un dedalo di viuzze in pietra chiara, conserva intatto il fascino mediterraneo delle città murgiane: balconi fioriti, cortili “segreti”, archi bassi e antiche botteghe che profumano di calce e pane. Il cuore del borgo è Piazza Plebiscito, dove svettano i principali edifici storici: la Chiesa di San Pietro Apostolo, con la sua facciata romanica e gli interni decorati da affreschi e sculture sacre, e il maestoso Palazzo del Balì, un tempo sede dei Cavalieri di Malta e oggi sede del Museo Civico. Qui arte, archeologia e tradizione si incontrano in un percorso che restituisce alla città la sua anima colta e orgogliosa. A pochi passi si trova il Monastero di Santa Chiara, fondato nel XVII secolo, un luogo di quiete e spiritualità che oggi ospita eventi culturali e mostre. Tra i suoi chiostri si respira ancora la vita monastica di un tempo, mentre fuori, i vicoli continuano a intrecciarsi come fili di una tela antica.
La Grotta del Trullo: il mondo sotto i piedi
Ma Putignano non si ferma in superficie. Sotto le sue strade si apre un universo segreto: la Grotta del Trullo, scoperta nel 1931 e prima grotta turistica della Puglia aperta al pubblico. Qui, tra stalattiti e stalagmiti scolpite dall’acqua in migliaia di anni, il visitatore cammina nel ventre della terra, accompagnato da giochi di luce che rendono il percorso quasi magico. All’ingresso, un trullo monumentale protegge la cavità — un simbolo di perfetta fusione tra architettura e natura. A soli pochi chilometri si trovano anche le Grotte di Castellana, celebri in tutto il mondo per la loro imponenza e per l’atmosfera fiabesca della “Grotta Bianca”. Putignano, così, diventa un punto di partenza ideale per chi ama la Puglia più autentica e profonda, quella che alterna l’eco delle feste popolari al silenzio delle caverne.
Tra ulivi e mare, a un passo dal blu
Nonostante sorga nel cuore dell’altopiano murgiano, Putignano è vicina al mare. In meno di mezz’ora si raggiunge Polignano a Mare, con le sue scogliere a picco e le grotte marine, oppure Monopoli, città portuale dalle calette dorate e dal lungomare romantico. Chi ama la natura e la lentezza può invece esplorare la Valle d’Itria, punteggiata da trulli, vigneti e muretti a secco: da Alberobello, patrimonio UNESCO, fino a Cisternino e Locorotondo, dove il bianco delle case incontra il verde degli ulivi.