Nella Giornata mondiale della Prematurità, la ASL Bari ha inaugurato all’ospedale Di Venere la sua prima foresteria: un nuovo spazio di accoglienza, confortevole e funzionale, pensato per ospitare le mamme dei neonati ricoverati in Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. La struttura, collocata al settimo piano, è destinata alle famiglie che affrontano degenze lunghe e percorsi clinici complessi. Questa mattina il direttore generale della ASL, Luigi Fruscio, ha visitato gli ambienti riqualificati insieme al direttore della Neonatologia e Utin Michele Quercia, al direttore medico Maurizio Marra, al direttore amministrativo Giuseppe Volpe, agli operatori sanitari, alle associazioni e alle famiglie dei piccoli pazienti.
“La foresteria è un progetto che nasce anni fa: fu il dottor Antonello Del Vecchio a volerla fortemente, un’idea poi portata avanti dal dottor Gabriele D’Amato e dalla dottoressa Flavia Petrillo”, ha ricordato Fruscio. “Oggi diamo un supporto reale alle famiglie: le mamme potranno stare accanto ai loro bambini in terapia intensiva, riducendo lo stress dei piccoli e superando le difficoltà logistiche di chi proviene da lontano”. L’accesso alla foresteria sarà riservato alle madri dei neonati ricoverati per periodi medio-lunghi o in condizioni che richiedono una presenza costante. Le assegnazioni saranno gestite dall’Unità Operativa secondo criteri di priorità clinica.
“Non è solo una struttura ricettiva, ma un tassello del nostro modello Family Centered Care”, ha spiegato il dottor Quercia. “La famiglia è parte integrante della cura, soprattutto in terapia intensiva neonatale. Prendersi cura del neonato significa prendersi cura anche della sua famiglia”. La foresteria dispone di 6 posti letto, un’area comune e una cucina. Gli arredi – letti, comodini, divani, tavoli e sedie – sono stati donati dall’associazione “Bimbi in Tin”, mentre la cucina è stata offerta dal Gruppo Turi srl. A rendere gli spazi più accoglienti contribuiscono le illustrazioni dell’artista Maddalena Marzulli, realizzate con il supporto dell’azienda Masmec nel corridoio di collegamento con la TIN.
L’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Di Venere è un centro ad alta complessità con 8 posti TIN, 10 di patologia subintensiva e 20 di rooming-in, per un totale di oltre 2.200 ricoveri all’anno. Accoglie numerosi neonati prematuri o con patologie che richiedono lunghe degenze: la presenza continua dei genitori è parte fondamentale della cura, favorisce l’allattamento materno e riduce lo stress del bambino, con effetti positivi sullo sviluppo. Parallelamente alla foresteria, la direzione ha disposto nuovi acquisti: un armadio farmaci, lampade, poltrone, panche per le aree comuni e un ecotomografo ad alta fascia. In arrivo anche nuovi arredi per il Nido, gli ambulatori e l’area Baby Pit Stop, con fasciatoi, mobili contenitori e un lettino visite.