A Bari proseguono i controlli del Nucleo Ispettivo Tributi sulle utenze non domestiche, con l’obiettivo di scovare chi non ha regolarmente dichiarato e pagato la TARI. I numeri aggiornati al 31 ottobre mostrano un fenomeno significativo: delle 709 attività sottoposte a verifica, ben 329, quasi la metà, risultano non iscritte al tributo.
Le ispezioni hanno interessato soprattutto le attività commerciali di grandi dimensioni, dove il volume di produzione rifiuti è più elevato. Per le imprese coinvolte è previsto un iter preciso: l’invio di un questionario per regolarizzare la propria posizione entro 60 giorni, con la possibilità di ridurre la sanzione del 50% in caso di adesione. Chi ignora la comunicazione si espone invece a sanzioni piene e interessi maggiorati, con accertamenti d’ufficio già avviati per numerosi casi.
Gli importi in gioco sono significativi: per le 329 attività irregolari, il recupero previsto ammonta a oltre 2,3 milioni di euro, comprensivi di sanzioni e interessi. Al momento 109 attività hanno regolarizzato la propria posizione, mentre le altre 220 sono ancora sotto monitoraggio, con 145 accertamenti già formalizzati.
L’istituzione del Nucleo Ispettivo Tributi è stata una scelta chiara dell’amministrazione comunale, volta a garantire equità contributiva tra le diverse categorie di utenti. L’evasione TARI non è un problema isolato: chi non paga fa ricadere i costi sui cittadini e sulle imprese regolari, determinando un aumento diretto dell’imposta. I controlli mirano quindi non solo a recuperare le somme dovute, ma anche a garantire un sistema più giusto e trasparente per tutti.