VENERDì, 05 DICEMBRE 2025
85,572 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
85,572 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, la denuncia delle associazioni: “Parco Perotti e lama Valenzano nel degrado”

Cumuli di rifiuti e assenza di interventi per la tutela dell'ambiente

Pubblicato da: redazione | Gio, 20 Novembre 2025 - 11:57
Screenshot 2025-11-20 114833

Le associazioni GENS NOVA, ANUU, RETAKE BARI e PLASTICFREE, a seguito di un sopralluogo congiunto effetuato il giorno 19/11/2025, esprimono forte preoccupazione per lo stato di degrado che sta colpendo alcune delle aree naturali più significative di Bari. In particolare, la foce della lama Valenzano, un sito di grande valore naturalistico, sta vivendo una grave crisi ambientale che mette a rischio la fauna e gli habitat che vi risiedono.

La foce della lama Valenzano, storicamente un rifugio per numerose specie di fauna selvatica, sta vedendo una progressiva perdita del suo valore ecologico. Qui, specie autoctone e alloctone, come ad esempio il Charadrius alexandrinus (una specie tanto apprezzata dall’amministrazione cittadina), il Carduelis carduelis e molte altre, trovano un rifugio essenziale. L’intero ecosistema, però, è minacciato dalla crescente presenza di rifiuti e da un’assenza di interventi adeguati per la tutela dell’ambiente.

A pochi passi da questa area naturale, il Parco Perotti, altro polmone verde della città, sta vivendo una situazione simile. La sua posizione strategica, vicino al traffico intenso del Lungomare Trieste, lo rende fondamentale per la qualità dell’aria, in quanto funge da elemento assorbente di anidride carbonica. Tuttavia, anche questo spazio si è trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto, con gravi ripercussioni sull’ambiente e sul benessere della cittadinanza.

Queste aree, beni pubblici appartenenti all’intera comunità, sono in costante deterioramento. Le immagini scattate dai volontari delle associazioni, durante un recente “clean up”, documentano la triste realtà del degrado: giacigli di fortuna lasciati da senzatetto, siringhe utilizzate che rappresentano un grave rischio igienico-sanitario e rifiuti in abbondanza, che ammorbano l’ambiente.
A riguardo, Annalisa Condurro, referente di Retake Bari, commenta: “A causa della mancanza di controllo e manutenzione, il parco è diventato pericoloso; invece di essere un punto di aggregazione per i baresi, si è trasformato in un’area di stanziamento fisso per persone senza tetto, generando sporcizia, degrado e timore nei cittadini, che si guardano dal frequentarlo.”
Anche Silvana Mitolo, referente Master di Plastic Free Bari e Città Metropolitana di Bari, unitamente a Fabio Leli Referente Plastic Free Bari, sottolinea l’emergenza: “La situazione di degrado sempre più critica in cui versa da tempo la zona del Parco Perotti e di Lama Valenzano, più volte segnalata, non si può più ignorare. L’accumulo indistinto di rifiuti di ogni sorta, da quelli plastici agli organici, dagli edili ai pericolosi e ingombranti ha generato una gravissima condizione di sporcizia e di emergenza igienico-sanitaria, fortemente dannosa per l’ambiente e pericolosa per i cittadini.”

Queste aree sono diventate vere e proprie discariche, compromettendo irreparabilmente la qualità dell’ambiente e la vivibilità per la cittadinanza. Le associazioni ambientaliste lanciano quindi un appello alle istituzioni locali affinché intervengano con urgenza per fermare questa decadenza e restituire alla città spazi verdi fruibili e tutelati.

 

“Non possiamo assistere in silenzio alla trasformazione di questi luoghi in discariche a cielo aperto. Bari merita di più. Le immagini di abbandono che abbiamo documentato non sono solo una cartolina triste della nostra città, ma un chiaro segnale che qualcosa deve cambiare subito ed è per questo abbiamo informato tutte le Istituzioni preposte, affinchè possano mettere fine a questa indecenza”, dichiara Maria De Tommaso, Presidente Nazionale di Gens Nova, unitamente a Cristiano Scardia, referente aliquota ambiente Gens Nova.

“Tutelare la fauna protetta, significa tutelare gli habitat dal degrado e da attività predatorie che di fatto insistono nella foce lama” il commento del presidente provinciale dell’ANUU Migratoristi – Antonio D’Agostino.
In conclusione, le associazioni chiedono un intervento immediato delle autorità competenti per riportare alla luce il valore di queste aree e preservarle per le generazioni future.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Puglia, campagne devastate da nubifragi e...

Il maltempo continua a mettere a dura prova le campagne pugliesi....
- 4 Dicembre 2025

Il Bari strappa un punto alla...

Primo obiettivo: non prenderle! È questo il diktat di Vincenzo Vivarini...
- 4 Dicembre 2025

Bari, allo stadio della Vittoria due...

Il Museo dello Sport di Bari organizza la prima edizione dell’Open...
- 4 Dicembre 2025

Nardò, trovata viva Tatiana

Tatiana Tramacere è stata trovata viva e sta bene. Lo si...
- 4 Dicembre 2025