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Castellana Grotte, travolto da un gommone perde una gamba: “Voglio tornare in piedi per mia figlia”

La storia di Mario Siriaco, 39enne: “Per realizzare il mio sogno ho avviato una raccolta fondi”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Mer, 26 Novembre 2025 - 09:11
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Il mare è sempre stata la sua casa, fino al 31 maggio 2025, quando un gommone di quasi otto metri gli è piombato addosso tranciandogli la gamba destra. Un inizio che agli occhi di tanti potrebbe segnare la fine, ma che per Mario Siriaco, 39enne pugliese originario di Castellana Grotte, nel Barese, segna invece l’inizio di una nuova battaglia spinta dal desiderio di “rinascere” e tornare a stare in piedi per sua figlia Azzurra. Ma andiamo per gradi.

Mario in mare ci è cresciuto. La sua grande passione è la pesca in apnea, che pratica da oltre quindici anni anche a livello agonistico. Ha partecipato a campionati italiani, ha un canale YouTube dedicato, è presente sui social per raccontare non solo la tecnica, ma soprattutto il rispetto per il mare. Fino a quella mattina di fine maggio, il suo mondo ruotava attorno a due assi: l’acqua e la famiglia, con una bambina che allora aveva appena due mesi e mezzo e la sua compagna. Il 31 maggio era una giornata come tante e Mario, come sempre, era in mare. Mentre era in superficie però un gommone di quasi otto metri lo ha travolto. L’elica gli ha amputato di netto la gamba destra. “In pochi secondi l’acqua si è trasformata in un miscuglio di sangue, dolore e istinto di sopravvivenza”, racconta il giovane.

In pochi minuti Mario perde moltissimo sangue, rischiando di perdere la vita. Riesce però a mantenere la lucidità necessaria per improvvisare un laccio emostatico: stringe una cintura all’inguine con tutte le forze, cerca di rallentare l’emorragia mentre arrivano i soccorsi. In quei momenti, racconta,”l’’unico pensiero fisso è uno: tornare a casa”, dove l’aspettano Azzurra e la sua compagna. Il trasferimento in ospedale è una corsa contro il tempo. Dopo l’arrivo in sala operatoria Mario viene sedato: un giorno di coma farmacologico, sei giorni in rianimazione, una serie di interventi chirurgici per bloccare un’infezione aggressiva che rischia di compromettere ulteriormente il quadro clinico. Quando finalmente viene trasferito in reparto, l’urgenza non è più salvargli la vita, ma capire come sarà la sua vita d’ora in avanti. Oggi Mario è tornato a casa, ma il percorso è appena iniziato. Deve imparare a muoversi con un arto in meno, a gestire il dolore residuo, a fare i conti con una quotidianità completamente diversa che richiede un grande sforzo persino per tenere in braccio sua figlia.

Il suo obiettivo, però, è limpido come l’acqua cristallina nella quale ama immergersi: tornare a essere un padre autonomo in grado di accompagnare Azzurra nella crescita, di camminarle accanto, di poterla sollevare e abbracciare senza paura di perdere l’equilibrio. È qui che entra in gioco la parte più difficile: quella economica. Per tornare a camminare, il servizio sanitario nazionale offre solo protesi di base. Una protesi di nuova generazione, con anca, ginocchio e piede elettronici, è invece a carico proprio. Si tratta di un dispositivo sofisticato che può costare fino a 100mila euro e che ha una durata stimata tra i 6-8 anni. Ciò significa che Mario dovrà cambiare più protesi nel corso della sua vita. A questo vanno aggiunte la riabilitazione specializzata, la necessità di un’auto dotata di comandi adattati e, nel tempo, una casa priva di barriere architettoniche.

“C’è un processo in corso per l’accaduto. Questo dovrebbe farmi ottenere un risarcimento dei danni subiti – spiega – nel frattempo dovrò comunque affrontare spese enormi che da solo non posso sostenere”. Per questo è stata avviata una raccolta fondi su GoFundMe: l’obiettivo non è “tornare quello di prima”, spiega, ma assicurarsi gli strumenti necessari per costruirsi una nuova normalità che non gli precluda la possibilità di tornare a essere un “papà indipendente”. “Ogni euro raccolto sarà documentato e rendicontato – aggiunge – aggiornerò regolarmente sia sull’utilizzo dei fondi che sui miei progressi. Grazie di cuore a chi vorrà camminare al mio fianco in questo percorso”, ha concluso. Attualmente sono stati raccolti oltre 50mila euro, il primo obiettivo da raggiungere per la piattaforma è di 65mila: cifra iniziale che gli permetterà di valutare ciò che è meglio e di  affrontare il percorso utile per tornare a camminare al fianco della sua piccola.

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