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Bari, la classifica dei migliori licei della città. Socrate e Salvemini si confermano tra i migliori

I dettagli

Pubblicato da: redazione | Mer, 3 Dicembre 2025 - 08:56
liceo socrate

Con gli Open Day delle superiori, dicembre porta anche Eduscopio, la piattaforma della Fondazione Agnelli, da oggi online (www.eduscopio.it) che, dal 2014, aiuta famiglie e studenti di terza media nella scelta delle superiori pubblicando, indirizzo per indirizzo di studio, quali istituti preparino meglio al percorso universitario o al lavoro dopo il diploma.

Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.355.000 diplomati italiani di 8.150 scuole in tre successivi anni scolastici (a.s. 2019/20, 2020/21, 2021/22) e sulla base di questi propone in modo semplice e trasparente informazioni utili a capire se la scuola superiore dove questi studenti hanno preso la maturità ha svolto un buon lavoro.

A Bari prevalgono molte conferme rispetto alla precedente edizione. Il podio dei Licei Classici resta invariato, con il “Socrate” in prima posizione, seguito dal “Quinto Orazio Flacco” e dal “Domenico Cirillo”.

Tra i Licei Scientifici, il “Gaetano Salvemini” conferma il primato del 2024; alle sue spalle si collocano il “Fermi” e lo “Scacchi”. Cambia invece lo scenario per l’opzione delle Scienze Applicate, dove a guidare la classifica è il “Marconi-Hack”.

Il “Domenico Cirillo” compie un balzo significativo, passando dalla terza alla prima posizione e affermandosi come miglior Liceo Linguistico della città, davanti al “Marco Polo” e al “Giovanni Bianchi Dottula”.

Proprio quest’ultimo si distingue anche nell’area delle Scienze Umane, dove occupa la prima posizione, primato che mantiene anche per l’opzione economico-sociale. A chiudere la panoramica dei licei è il “Nittis”, che per il secondo anno consecutivo si conferma il miglior Liceo Artistico di Bari.

Tra gli Istituti Tecnici che garantiscono una preparazione solida in vista dell’università, quest’anno è il “Marco Polo” a guidare la classifica tra i Tecnici Economici.

Nell’ambito dei Tecnici Tecnologici, invece, il riferimento principale è il “Panetti Pitagora”, indicato come la scelta più adeguata per chi intende proseguire gli studi.

Sul versante degli sbocchi occupazionali, il “Marco Polo” consolida la propria posizione come punto di riferimento tra i Tecnici Economici. Allo stesso modo, il “Marconi Hack” conferma il primato nell’ambito tecnologico, seguito dal “Panetti-Pitagora”.

Infine, tra i Professionali, l’“Ettore Majorana” per l’indirizzo Servizi e il “Luigi Santarella” per Industria e Artigianato si confermano ancora una volta come le migliori scelte in città. Lo si legge su Skuola.net.

Nella nuova edizione di Eduscopio, sono valutati gli esiti universitari e lavorativi anche dei diplomati dell’a.s. 2021-22 (la più recente delle tre annualità considerate). Fra questi, troviamo 2.112 diplomati nell’ambito della sperimentazione di percorso quadriennale, voluta dalla ministra Fedeli nel 2017, avviata nell’a.s. 2018-19. Gli studenti quadriennali hanno, dunque, svolto l’esame di maturità nel giugno 2022. Per cominciare a capire l’efficacia della sperimentazione, sulla quale sono pochissime le informazioni ufficiali, abbiamo analizzato gli esiti dei diplomati quadriennali secondo i criteri di Eduscopio – in particolare, i risultati nel primo anno di università – confrontandoli con quelli dei loro compagni che hanno, invece, seguito il tradizionale percorso quinquennale (si veda Allegato con più informazioni, anche metodologiche).

Come vedremo, i risultati all’università dei diplomati quadriennali risultano nel complesso inferiori a quelli dei diplomati quinquennali per i voti agli esami e anche per il numero di crediti ottenuti, sebbene meno nettamente..

Nel nostro dataset, gli istituti con un percorso quadriennale sono 142 fra statali e paritari (su un totale di circa 190, che risultano avere aderito originariamente al bando della sperimentazione e a un suo successivo ampliamento). Degli studenti diplomati il 72% proviene da istituti statali, il 28% da istituti paritari. Quasi l’80% degli studenti ha conseguito un diploma liceale, con una prevalenza di indirizzi scientifici; i restanti si dividono tra i due macroindirizzi del tecnico economico (12%) e tecnologico (9.5%).

Per verificare se il percorso nel primo anno accademico dei diplomati quadriennali si sia distinto o meno – in termini di propensione all’immatricolazione, di voti agli esami e di CFU conseguiti rispetto a quelli previsti – da quello dei loro compagni che hanno completato un corso “tradizionale” quinquennale, abbiamo individuato gli studenti che hanno conseguito un diploma di maturità di un certo indirizzo (classico, scientifico ecc.) in istituti che, per quella maturità, avevano attivato entrambi i percorsi, quadriennale e quinquennale. In questo modo è stato possibile confrontare ragazze e ragazzi che hanno studiato in un contesto educativo “omogeneo”. Sulla base di questo criterio, abbiamo confrontato 1.885 diplomati quadriennali con 8.558 diplomati quinquennali compagni di scuola dei primi.

Tra i diplomati quadriennali si osserva una leggera sovra-rappresentazione delle maturità scientifica tradizionale e scienze applicate e una leggera sotto-rappresentazione del classico e dell’istituto tecnico tecnologico. Con l’ovvia eccezione dell’età, alla luce dei due percorsi di lunghezza diversa, i due gruppi sono molto simili per caratteristiche anagrafiche. Il voto di maturità risulta leggermente superiore per i quadriennali, ma ciò potrebbe dipendere dal fatto che questi erano studenti migliori già all’inizio del percorso (autoselezione positiva). Come sembra suggerire, infatti, il voto ottenuto all’esame di secondaria di I grado, ai percorsi quadriennali si sono iscritti in genere gli studenti più motivati e con risultati più elevati nella scuola media.

Per quanto riguarda il percorso universitario – focus della nostra analisi – ecco i risultati delle nostre stime:

1) dal punto di vista dell’immatricolazione, non si osservano differenze significative tra i diplomati quadriennali e quelli quinquennali;

2) una volta immatricolati, i diplomati quadriennali ottengono, a parità di altre condizioni, voti leggermente inferiori a quelli dei loro compagni quinquennali. Il risultato è statisticamente significativo;

3) anche la stima della percentuale di crediti (CFU) ottenuti sembra suggerire una minore efficacia da parte dei diplomati quadriennali immatricolati al primo anno nel superare gli esami e raggiungere il numero di crediti richiesti. In questo caso, tuttavia, il risultato non è statisticamente significativo.

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