Proseguono i lavori sul tracciato del futuro BRT e, con loro, anche i disagi per chi ogni giorno attraversa la zona di via Caldarola. La trasformazione dell’asse stradale, uno dei più trafficati del quartiere, richiede nuovi interventi e una riorganizzazione provvisoria della circolazione che resterà in vigore ancora per diverse settimane. La proroga è stata ufficializzata con una nuova ordinanza dirigenziale, necessaria per permettere alle squadre di proseguire le opere di sistemazione delle carreggiate non interessate dal passaggio del bus rapido.
Il progetto rientra nel programma finanziato con i fondi europei del PNRR, dedicato al trasporto rapido di massa, e rappresenta una delle infrastrutture più attese nell’ambito della mobilità cittadina. Per completare questa fase dei lavori, però, sarà inevitabile convivere con alcune limitazioni temporanee fino al prossimo 9 gennaio.
Nel dettaglio, su via Caldarola resta attivo il restringimento della carreggiata per tutti i veicoli nel tratto compreso tra via Salapia e via Magna Grecia, sia in direzione mare che in direzione monte. Nello stesso tratto vige anche il divieto di fermata su entrambe le carreggiate, misura estesa anche a via Santa Teresa e via Padre Massimiliano Kolbe. Per queste due strade laterali, inoltre, è previsto il divieto di transito per tutti i veicoli, a eccezione dei residenti e dei frontisti. Solo a loro sarà infatti consentito percorrerle, grazie all’istituzione temporanea del doppio senso di marcia.
Su via Caldarola, all’altezza dell’intersezione con via Santa Teresa e con via Padre Massimiliano Kolbe, scatterà anche l’obbligo di proseguire dritto, senza possibilità di svolta. Si tratta di accorgimenti necessari per mantenere livelli minimi di sicurezza e fluidità in un’area già fortemente congestionata.
Restano esclusi dai divieti e dagli obblighi stabiliti dall’ordinanza i mezzi dell’impresa che esegue i lavori e delle ditte subappaltatrici, così come i veicoli delle Forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco, le ambulanze impegnate in servizi di emergenza e i mezzi destinati al trasporto di persone con ridotta mobilità. L’accesso è garantito anche a chi deve raggiungere passi carrabili privati.