Prodotto dal Teatro Verdi di Trieste, insieme al Teatro Carlo Felice di Genova e alla Fondazione Arena di Verona, “La vedova allegra” con la regia di Federico Tiezzi arriva al Petruzzelli. L’operetta andrà in scena mercoledì 14 dicembre alle 20.30, a cui seguiranno le repliche del 15, 16, 20, 21 e 22 dicembre (sempre alle 20.30) e di sabato 17 e domenica 18 alle 18. I biglietti sono ancora disponibili al botteghino del teatro e sul circuito online Booking Show.
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La messa in scena
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L’orchestra del Petruzzelli sarà diretta, in tutte e otto le repliche, da Michael Tomaschek. Presenze fisse del cast tecnico, il maestro del coro Fabrizio Cassi, lo scenografo Edoardo Sanchi e la costumista Giovanna Buzzi. Sul palco si alterneranno, nel ruolo di Mirko Zeta, Omar Montanari (14, 16, 18 e 21 dicembre) e Alessio Verna (15, 17, 20 e 22 dicembre). Valencienne sarà interpretata da Laetitia Vitelaru (14, 16, 18 e 21 dicembre) e Marta Calcaterra (15, 17, 20 e 22 dicembre), mentre Danilo Danilowitsch avrà il doppio volto di Vittorio Prato (14, 16, 18 e 21 dicembre) e Michele Patti (Danilo Danilowitsch 15, 17, 20 e 22 dicembre). Il ruolo della “vedova allegra” Hanna Glawari sarà affidato, invece, a Francesca Sassu (14, 16, 18, e 21 dicembre) e Larissa Alice Wissel (15, 17, 20 e 22 dicembre).
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La trama
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“La vedova allegra” è un’operetta del 1905 di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, tratto dalla commedia “L’Attaché d’ambassade” di Henri Meilhac. La commedia musicale in tre parti racconta gli intricati intrecci amorosi nell’ambasciata pontevedrina a Parigi, dove si muovono la ricca vedova Hanna Glavari e l’ambasciatore Mirko Zeta. Spinto dal timore che la Glavari decida di convolare a nuove nozze con un francese – spostando la sua ingente eredità fuori dalle casse statali – il barone Zeta cerca di combinare un incontro tra la vedova e una sua vecchia fiamma, Danilo Danilovich. Nel frattempo, nei frivoli lazzi dell’ambasciata, si sviluppa un triangolo amoroso tra tra il Barone Mirko, sua moglie Valencienne e Camille de Rossillon. La conclusione ristabilirà gli equilibri sentimentali ed economici del fantastico regno di Pontevedro.