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Fase 2, gli ambulanti pugliesi: “Si riaprano tutti i mercati, pronti a lavorare in sicurezza”

Pubblicato da: Serena Manieri | Mar, 12 Maggio 2020 - 18:15

Un impegno concreto per la messa in pratica delle più stringenti norme di prevenzione del contagio, affinché sia concessa la riapertura delle attività. La proposta giunge da Fiva Confcommercio Puglia, la Federazione dei Venditori Ambulanti su Aree Pubbliche che, pur consapevole della delicatezza del momento di emergenza, considera la riapertura dei mercati di importanza strategica per il sostentamento dei commercianti.

“Le associazioni di categoria chiedono la riapertura prima possibile dei mercati e propongono le procedure per le riaperture in sicurezza, garantendo in primis la salute pubblica”, si legge nella nota diffusa ieri, che supporta la richiesta sostenendo che il rischio di trasmissione del contagio in aree aperte è inferiore alle probabilità di contagio in luoghi chiusi e che, se si vogliono evitare gli assembramenti di persone, è necessario aumentare i punti vendita a disposizione. Tra le proposte per la riapertura in sicurezza dei mercati, la distanza tra i banchi non inferiore ad un metro e la separazione degli stessi con pareti divisorie in plexiglass, le dotazioni di ciascun banco di dispositivi di protezione individuale, le corsie di scorrimento frontale non inferiori a 3,5 metri di distanza dai banchi, uno spazio di vendita tra il cliente e il commerciante non inferiore a 1,5 metri.

Ciascun titolare, inoltre, si impegnerebbe a garantire l’accesso di un cliente alla volta nel box, con un massimo di 2 operatori per banco e a garantire l’applicazione delle misure previste dal protocollo condiviso tra il governo e le parti sociali e sottoscritto lo scorso 24 aprile. Di contro, i venditori ambulanti chiedono che gli enti territoriali si attivino per l’azzeramento dei tributi locali in materia di occupazione del suolo pubblico e di prelievo dei rifiuti almeno fino a quando l’emergenza sarà passata. Ancora, i commercianti chiedono l’allungamento dell’orario dei mercati fino alle 18,  un contributo agli operatori in caso di giornate perse e  un sostegno nelle operazioni di sorveglianza e nella fornitura di servizi logistici.

“Solo con un’azione comune, concordata e partecipe fra tutti i livelli interessati, i mercati potranno riaprire e tornare a riacquistare quell’importanza strategica per le Città che finora hanno avuto – si legge a conclusione della nota – le indicazioni fornite vogliono costituire indirizzi di comportamento cui attingere per migliorare la sicurezza delle aree ai fini del contenimento del contagio, e rappresentare una traccia di lavoro, minima e di sintesi, sulla quale amministrazioni locali, associazioni rappresentative ed operatori possono confrontarsi, rimodulandola e aggiornandola in pendenza di criticità insorgenti”.

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