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Ordinanza movida a Bari, i residenti: “Necessario prorogarla”

Gargano (Comitato Salvaguardia zona Umbertina): "Non si può tornare indietro"

Pubblicato da: redazione | Ven, 10 Gennaio 2025 - 13:07
foto facebook comitato

È quasi giunta al termine la “sperimentazione” attuata nel quartiere Umbertino di Bari per “tenere a bada” la mala movida, ma già si comincia a discutere sul futuro relativo alla zona. Se da una parte c’è la volontà da parte dell’amministrazione e dei gestori di trovare una soluzione che permetta di arginare le problematiche passate con l’autoregolamentazione e senza mettere in difficoltà i commercianti (alcuni dei quali segnalano perdite del 50%, con punte fino al 70%), dall’altra ci sono i residenti che invece vorrebbero continuare ad essere “protetti” dalle ordinanze.

“La nostra posizione è chiara – scrive in un post infatti Mauro Gargano, anima del Comitato di Salvaguardia Zona Umbertina – Le ordinanze, maturate a seguito di opportuni tavoli di concertazione tra le diverse anime dell’Umbertino (un plauso al Sindaco per tale modus operandi), hanno riportato vivibilità e legalità nel quartiere (pur se permangono alcune zone d’ombra). Ci si sta avviando verso uno sviluppo qualitativo dell’ ambito territoriale, quanto mai opportuno, in una delle zone di pregio più attrattive della nostra città che, così, verrà effettivamente valorizzata anche grazie al contributo delle attività di somministrazione di alimenti e bevande. Attività che vanno opportunamente regolamentate per evitare che la esponenziale concentrazione delle stesse, agevolando le massive aggregazioni, favoriscano il sorgere di tutti quei fenomeni negativi della c.d. mala movida.

Le ordinanze – continua –  oltre ad aver contrastato il grave inquinamento acustico che permeava l’Umbertino, hanno inciso in maniera determinante anche sui fenomeni criminogeni che ivi imperversavano (dallo spaccio di sostanze stupefacenti, agli episodi di violenza ecc ecc). Il Far west dell’Umbertino, dal quale purtroppo “tanti” traevano profitto, è un lontano ricordo. Non si può tornare indietro.

Pertanto le disposizioni contenute nell’ultima ordinanza, a nostro avviso, vanno prorogate e rese effettive, li ove permangono le cattive abitudini, con maggiori controlli (Non tutte le attività si sono attrezzate con il personale di controllo nei plateatici ed hanno indicato con la cartellonistica la capienza degli spazi in concessione). Mancano ancora le borchie per delimitare le aree oggetto di concessione previste dallo stesso regolamento comunale. Un giro di vite, con riduzione oraria, riteniamo opportuno sul c.d. asporto (somministrazione all’ esterno dei locali e degli spazi in concessione). Contrariamente a quanto qualcuno (plausibilmente per mero interesse) va mistificando l’Umbertino non si sta “spegnendo” ma sta invece, dopo anni di far west, risorgendo qualitativamente! Siamo sulla strada giusta – conclude Gargano –  Non si può tornare indietro”.

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