Quasi un pugliese su due considera la cultura una vera e propria opportunità di apprendimento e crescita personale. È quanto emerso dai dati dell’Osservatorio sui consumi culturali in Puglia, presentato negli scorsi giorni nella sede di Confcommercio Bari e Bat da Impresa Cultura Bari, coordinamento locale di Impresa Culturale Italia.
Nell’ultimo anno, la spesa media mensile delle famiglie pugliesi per attività e prodotti culturali ha superato i 93 euro. I settori in cui si spende di più sono il cinema, i concerti dal vivo, le visite a mostre e musei, l’acquisto di libri – cartacei e digitali – e la fruizione di contenuti audiovisivi sulle piattaforme online. Il 64% dei cittadini intervistati riconosce nell’offerta culturale un elemento identitario del territorio, mentre sette su dieci la considerano una leva di sviluppo economico e turistico. Per il 72% la cultura contribuisce a rendere la città più viva e accogliente, e per il 70% rappresenta un volano per l’economia locale e l’attrattività turistica.
Focalizzando lo sguardo su Bari, emergono dati superiori alla media regionale: il 68% degli intervistati apprezza l’accessibilità dell’offerta culturale, il 65% ne riconosce la qualità e la capacità di coinvolgere il pubblico, e il 49% valuta positivamente l’innovazione delle proposte. Il documento evidenzia infine che i pugliesi sarebbero disposti a spendere fino a 200 euro a persona per un weekend culturale. Tra le esperienze più desiderate figurano le visite guidate ai luoghi identitari (92%), la degustazione di prodotti locali (90%) e la partecipazione a festival, spettacoli e iniziative legate alla mobilità sostenibile.
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