“Casa negata perché abbiamo un familiare disabile e perché siamo stranieri”. È questo in sintesi il fulcro del racconto di una artista e commerciante che vive ormai da anni a Bari, città in cui ha anche avviato un’attività. La denuncia, pubblicata anche sui social, arriva dopo mesi di ricerche di un tetto sotto cui vivere nel tentativo di cercare una sistemazione migliore rispetto a quella in cui la donna, con la sua famiglia, vive oggi, soprattutto per permettere al fratello, costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, di vivere in maniera più dignitosa.
“Voglio raccontare un episodio che purtroppo vivono molte famiglie come la nostra – scrive la donna – senza nascondere lo sconforto – nonostante abbiamo tutti i requisiti, documenti in regola e garanzie solide, ci siamo sentiti dire che il proprietario non vuole affittare la casa perché nella nostra famiglia c’è una persona disabile. E, come se non bastasse, perché siamo stranieri. È doloroso dover constatare che nel 2025 c’è ancora chi giudica le persone non per la loro serietà o affidabilità, ma per la loro origine o per una condizione di salute. La discriminazione abitativa è una ferita che colpisce profondamente: non solo la persona disabile, ma tutta la famiglia che cerca semplicemente un luogo dove vivere con dignità. Essere discriminati due volte – per la disabilità e per la provenienza – fa male, ma resta fondamentale parlarne. Per noi e per tutte le famiglie che, nonostante facciano tutto correttamente, continuano a scontrarsi con barriere invisibili ma reali. La casa è un diritto. Il rispetto è un diritto. La dignità è un diritto. E nessuno dovrebbe esserne privato”, evidenzia prendendo posizione anche nei confronti di tanti altri che vivono situazioni simili in città. Non si tratta infatti dell’unico caso relativo a problematiche legate al cercare casa. Da tempo, il Movimento della Lotta per la Casa insiste su temi relativi all’emergenza abitativa in una città in cui si fa sempre più fatica a trovare un tetto “dignitoso”, evidenziano molti, sotto cui vivere.
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