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Stadio di Roma, nove arresti per corruzione: c’è anche il vicepresidente della Regione

Pubblicato da: redazione | Mer, 13 Giugno 2018 - 10:00
Un rendering del progetto dello stadio a Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto dell'AS Roma, 15 giugno 2015. ANSA/RONNY GASBARRI

Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma. Questa l’accusa che ha portato all’arresto da parte dei Carabinieri di nove persone nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Roma.

Sei persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari. Tra gli arrestati compaiono anche il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi), l’imprenditore Luca Parnasi e l’ex assessore regionale Michele Civita del Pd. Arrestato pure il presidente di Acea, Luca Lanzalone. Quest’ultimo ha seguito, in altra veste, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle.

Tra i 27 indagati dell’inchiesta c’è anche il capogruppo degli M5S in campidoglio, Paolo Ferrara che nei primi mesi del 2017aveva partecipato alla trattativa con il gruppo Parnasi per la modifica della prima stesura del progetto sulla struttura che dovrebbe sorgere a Tor di Valle.

“Chi ha sbagliato pagherà noi siamo dalla parte della legalità. Aspettiamo di leggere le carte. Al momento non esprimiamo alcun giudizio” il commento del sindaco di Roma Virginia Raggi, che ha aggiunto: “Se è tutto regolare, spero che progetto stadio possa andare avanti”.

“Conosco personalmente come una persona perbene chi stava lavorando allo stadio della Roma ed è stato arrestato e spero possa dimostrare la sua innocenza. C’è complicazione nel settore pubblico: il codice degli appalti, la legge contro il caporalato, il proliferare di leggi, codici e burocrazia aiuta chi vuole fregare prossimo. Un Paese più semplice è anche meno corrotto”, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

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