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Reddito di cittadinanza e riforma pensioni, il Governo vara la manovra. Critica Confedercontribuenti: “Ingannati sulla pace fiscale”

Pubblicato da: redazione | Mar, 16 Ottobre 2018 - 18:30

Dal reddito di cittadinanza alla flat tax. Il Governo vara la manovra finanziaria, tra i malumori non solo politici. Confedercontribuenti attacca duramente la mancata “pace fiscale”.

La manovra

Diverse le novità inserite nella nuova manovra varata dal Governo ieri sera. A cominciare dalla riforma della legge Fornero con l’introduzione delle pensioni a quota 100.. L’obiettivo è di garantire la possibilità di andare in pensione a chi tra età e contributi arriva a ‘quota 100’, probabilmente partendo dalla combinazione 62-38. Il costo è di 7 miliardi di euro e il meccanismo dovrebbe partire a febbraio.

Per il reddito di cittadinanza, annunciato per i primi mesi del 2019, servono 9 miliardi. L’assegno da 780 euro, secondo quanto annunciato finora, verrà caricato sul bancomat. Il sostegno sarebbe garantito solo a patto di frequentare corsi di formazione e di prestare 8 ore a settimana di lavoro socialmente utile. Il reddito verrebbe meno dopo il rifiuto di tre offerte di lavoro, ma con una specifica “geografica”, con l’obiettivo di non penalizzare cioè chi non accetterà come prima offerta un’occupazione al di fuori della propria città o regione.

Sulla pace fiscale, l’accordo stabilisce un’aliquota al 20% per sanare il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi. Sarà prevista  – spiega l’Ansa – l’opzione di dichiarazione integrativa ma con la possibilità di far emergere fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate e comunque con un tetto di 100.000 euro per periodo d’imposta. Per ridurre il contenzioso, si potranno inoltre sanare le liti con il fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado (o il 50% in caso di vittoria in primo grado). Allo stesso tempo, con la rottamazione ter delle cartelle Equitalia saranno cancellati sanzioni e interessi, dilazionando i pagamenti in 20 rate in 5 anni e arriverà lo stralcio delle minicartelle sotto mille euro accumulate dal 2000 al 2010. Ed ancora prevista la Flat tax per gli autonomi: dai 65.000 ai 100.000 euro si pagherebbe un 5% addizionale. Le start up e le attività avviate dagli under35 godrebbero di un supersconto al 5%. Previsti aumenti sulle tasse per il gioco d’azzardo.

La protesta di Confedercontribuenti

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