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Scuola, Ufficio scolastico regionale sotto assedio. Cgil: “Rallentamenti nelle assegnazioni”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Ven, 23 Agosto 2019 - 10:30
ufficio scolastico regionale docenti code

L’Ufficio scolastico regionale è in questi giorni preso d’assalto da centinaia di docenti che dovrebbero ottenere l’assegnazione della cattedra a tempo indeterminato.

Sono 831 le assunzioni disposte per Bari e provincia così suddivise: 98 nella scuola media, 211 nella scuola superiore, 185 nella scuola dell’infanzia, 38 nella scuola primaria, oltre a 59 posti di sostegno e ad alcuni posti residui per indirizzo didattico differenziato e speciale.

“Purtroppo – spiega Ezio Falco, segretario provinciale della Flc Cgil – non si risolveranno i tanti problemi generati dall’assenza di docenti abilitati in molte graduatorie, la confusione generata dai ritardi nel decretare i pensionamenti (ad esempio con l’introduzione repentina di “quota 100”), oltre all’annoso problema creato dal corposissimo “organico in deroga” sui posti di sostegno creati ad hoc per corrispondere alle esigenze concrete degli alunni portatori di handicap. In questi giorni, peraltro, lo stato disastroso dell’amministrazione scolastica periferica (Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale) e della sua organizzazione si ripercuote sulla correttezza delle operazioni di immissione in ruolo dei docenti. A dispetto dei tanti sacrifici richiesti a chi continua a lavorare negli uffici con turni impossibili (anche 12/13 ore di lavoro consecutive), a causa del pesantissimo sottodimensionamento degli organici di USR e USP le operazioni procedono a rilento e con molte incertezze. Come quella che inaspettatamente ha introdotto quest’anno l’USR Puglia che ha inteso escludere dalle immissioni in ruolo i docenti titolari su sostegno che hanno vinto concorsi su discipline ordinarie negli scorsi anni e che non abbiano assolto il vincolo quinquennale. Un’interpretazione capotica delle norme – continua Falco –  che contraddice quanto fanno negli scorsi anni e che sta causando rallentamenti inaccettabili sulle procedure di nomina e di pregiudicare diritti di docenti da cui scaturiranno ulteriori inevitabili contenziosi e caos nell’organizzazione scolastica”.

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